Cemento soffoca gli alberi nella via “privatizzata” 

Degrado in via Montecatini. I residenti denunciano una situazione di abbandono a Sinigo La strada è chiusa da un masso e da una catena. Schir: «Un abuso dichiarato dal Comune stesso»



Merano. Chiusa da un masso, da una catena e da una struttura metallica quasi fosse una strada privata da rendere inagibile a piacimento. E poi mezzi e rimorchi abbandonati e materiali accumulati e depositati qua e là, tanto da impedire la libera crescita degli alberi e da provocare la rottura dei loro rami. Così si presentava via Montecatini, a Sinigo, lo scorso luglio. E nonostante la sollecitazione dei residenti della zona – portata all’attenzione della giunta dalla presidente del consiglio comunale Francesca Schir attraverso un’interrogazione – la situazione non sembra essere cambiata affatto. «Anzi, a dire dei cittadini pare pure peggiorata: materiale è stato depositato anche prima dell’enorme pietra posizionata probabilmente per impedire l’accesso», segnala Schir riportando l’attenzione su «un abuso dichiarato dal Comune stesso» nella risposta alla sua interrogazione.

L’abbandono della via.

Nelle numerose foto allegate all’interrogazione presentata il 15 luglio si vedono, effettivamente, rimorchi parcheggiati (coi fermi in ferro a bloccarli), cumuli di materiali in cemento, in legno e in plastica alti più di tre metri ammassati addosso agli alberi sui lati della strada, cataste di cassette delle mele e una lunga fila di laterizi “ordinatamente” sistemati lungo la via. A corredo, un enorme masso cui una catena con lucchetto collega una struttura metallica da cantiere. “Sebbene siano presenti lampioni dell’illuminazione pubblica, il che fa presagire che si tratti appunto di una strada pubblica – scriveva Schir nell’interrogazione –, l’accesso, circa a metà della via, è impedito da un masso, da una catena e da una struttura metallica. Non ci sono divieti d’accesso o altri cartelli. Si nota anche come le condizioni dell’alberatura siano gravi: spesso gli alberi sono coperti da materiale, e il muro retrostante impedisce la libera crescita e provoca la rottura di rami”. Di qui una serie di domande al sindaco Paul Rösch sulla natura della strada e sulla sua classificazione, sull’eventuale intestatario di una concessione per uso privato, sulla conformità dell’utilizzo in relazione alla classificazione urbanistica. E poi: “Chi paga l’illuminazione coi lampioni pubblici? Le condizioni del patrimonio arboreo sono conformi alla legge? È mai stato fatto un controllo sulle piante?”.

La risposta del sindaco.

Il ramo di via Montecatini in questione è inserito nel Puc in due zone produttive. I relativi piani di attuazione classificano i circa 270 metri di superficie a partire dall’intersezione con la via Montecatini originaria come particella a uso comune, quindi come strada a uso pubblico. “In quanto tale – così la risposta all’interrogazione di Schir, il 2 agosto –, questo tratto di strada non è stato assegnato a nessuna ditta e non è pertanto utilizzabile da nessuno se non per il semplice transito. Nonostante ciò via Montecatini è quasi totalmente di proprietà privata. Il Comune è proprietario solo di due particelle, classificate in inventario come demaniali. L'Ufficio patrimonio non ha stipulato nessun contratto di concessione e non è stata data una concessione di occupazione di suolo pubblico. L’utilizzo attuale non corrisponde a quanto previsto dalla classificazione urbanistica. Rimane teoricamente compatibile con la sua classificazione solo l’occupazione temporanea, ovviamente sulla base di un corrispondente atto dell’amministrazione comunale, che però non risulta disposto. L’illuminazione della via è pagata dall’amministrazione comunale. Il proprietario degli alberi è un privato e non il Comune; gli alberi in questione sono cresciuti spontanei e non sono stati piantati. Si ricorda che la deposizione di materiale da costruzioni nelle vicinanze immediate di un albero (come il cedro nelle fotografie) non è consentito. Il Comune ha quindi richiamato il proprietario a osservare la norma. La chiusura della via non è stata autorizzata. Di fatto, la sosta è libera. Sì, sono stati effettuati controlli per situazioni di campeggio abusivo. Il problema è stato risolto”. Eppure i residenti denunciano che il problema non è stato risolto affatto. S.M.













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