Corso, slalom tra le buche Scoppiano le proteste 

Gli autisti dei bus Sasa spesso costretti a viaggiare in mezzo alla carreggiata Balzarini attacca: «Avevano garantito lavori in autunno. Situazione pericolosa»


di Simone Facchini


MERANO. Slalom in pieno centro. È costretto a farlo, tra le buche, chi deve transitare in corso Libertà inferiore, per evitare di infossarsi in dislivelli anche di parecchi centimetri. Ciclisti e motociclisti, auto e bus: tutti devono sovente spostarsi al centro della carreggiata per scansare le fosse, moltiplicando le situazioni di pericolo. Gli autisti della Sasa protestano. Sul piano politico, la Civica per Merano accusa l’amministrazione di colpevoli ritardi nell’asfaltatura e di scarsa attenzione al problema. Che è di ormai vecchia data tanto da indurre mesi fa la giunta a inserire il tratto del corso fra piazza Mazzini e piazza Teatro fra quelle da ripavimentare quanto prima. Ma nel frattempo, in attesa che i tempi burocratici facessero il loro corso, è arrivato l’inverno e le condizioni atmosferiche in controtendenza rispetto agli ultimi anni ha portato precipitazioni in abbondanza e anche la neve. Risultato: l’asfalto sul Corso inferiore è una groviera con buche profonde anche ben più di una decina di centimetri.

«Per evitarle siamo spesso costretti a spostarci in mezzo alla strada» denuncia Marcello Gavioli, responsabile meranese della Sasa per la sicurezza. «La situazione del manto è pessima. Ci avevano assicurato che il risanamento sarebbe avvenuto in autunno. Niente. Ed era prevedibile che andando verso l’inverno la situazione sarebbe potuta precipitare. Non è accettabile che la via di collegamento tra stazione e centro sia tenuta in queste condizioni. Quando sono piene di acqua per la pioggia, non è neppure possibile calcolare quanto le cavità siano profonde». Tantissime corse al giorno percorrono quel tratto di strada, ciascun autista delle linee interessate vi passa fra le 15 e le 25 volte al giorno. Gli ammortizzatori degli autobus e di conseguenza la schiena degli autisti ne escono malconci. E i passeggeri shakerati.

«Secondo quanto ci era stato riferito quest’estate nel corso di una seduta in consiglio comunale i lavori per la sistemazione del tratto di strada di corso Libertà inferiore sarebbero dovuti assolutamente avvenire nell’autunno, indicativamente verso ottobre». Attacca così un’interrogazione presentata ieri, a firma del consigliere comunale ed ex vicesindaco Giorgio Balzarini, a nome della Civica per Merano. «Poiché nulla nel frattempo accadeva – continua - e nessuna comunicazione del ritardo veniva trasmessa dall’amministrazione, mi sono permesso di chiedere nel corso di altre sedute del consiglio comunale in dicembre che fine avesse fatto la risistemazione di corso Libertà. La risposta dell’assessore competente, alquanto evasiva di un ritardo dovuto a mancanza di fideiussioni, ci avvertiva che i lavori di asfaltatura non sarebbero potuti iniziare prima dell’inizio di marzo». Balzarini parla di strada in situazione disastrosa, pericolosa per i ciclisti, per i motociclisti e critica per gli altri mezzi, sollecitando il sindaco a farsi carico della questione. «Il degrado è tale che non si può attendere due mesi per sistemare la situazione. Bisogna provvedere immediatamente con una sistemazione provvisoria che “tenga stabilmente” per due mesi, per poi fare un lavoro fatto a regola d’arte». Oppure, si chiede Balzarini, non senza una dose di ironia, forse il mancato intervento «è un modo per iniziare a chiudere il transito lungo la stessa via creando delle trincee per evitare il transito di qualsiasi mezzo».















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