Festa della città, l’assalto dei 15mila 

Taranto: «Siamo già riusciti a fare meglio di due anni fa» Impegnate venti associazioni ed un migliaio di volontari


di Jimmy Milanese


MERANO. Inizio col botto per la 28esima edizione della «Festa della città», nonostante l’inaugurazione di venerdì con la pioggia, minacciosa sopra il Kurhaus, che però è scesa, poca, solo verso le 22. «Siamo oltre i livelli di affluenza di due anni fa, quindi, non possiamo che ritenerci soddisfatti». A spiegarlo, Walter Taranto, assieme a Herbert Torggler, rispettivamente vicepresidente e presidente dell’Unione delle Associazioni Meranesi, alla seconda esperienza come organizzatori della manifestazione. In perfetta tenuta sudtirolese, Lederhosen e maglietta in flanella, chiavi della città in mano e boccale di birra, hanno girato come trottole in lungo e in largo per i 18 stand delle 20 associazioni che quest’anno hanno aderito alla manifestazione. Alta la partecipazione di numerose comitive di turisti provenienti da tutta Italia ma anche da lontano. Come il gruppo di quindici americani dal Vermont, capitanati da Elliot, un cowboy in piena forma fisica che non ha potuto credere ai suoi occhi, quando ha visto il toro meccanico. «Merano looks like my town!» ha esclamato. Merano è talmente simile alla sua città, ha detto, al punto che non ha voluto rinunciare a un giretto sul toro. Tra i visitatori della festa, anche due attori veneziani e, vestito come un rivoluzionario cubano, Andrea Bosa, uno dei volti più celebri della nostra città. Agli stand, oltre mille i volontari, tra i quali avvocati, studenti, ex giornalisti, insegnanti e anche una vecchia gloria del calcio italiano. Il meranese Renzo Rossi, ex giocatore dell’Inter accanto al mito Boninsegna, che al Lanerossi Vicenza aveva come riserva un certo Paolo Rossi. Sempre tra gli sportivi che non si sono tirati indietro tra fornelli e spine, l’ex rugbista della nazionale italiana Manuel Dallan che a Merano ha trovato famiglia e ha fondato una scuola di rugby che ha presentato lo stand assieme ai suoi ragazzi.

Insomma, una festa che ha fatto bere, mangiare e ballare tutti. Addirittura il sindaco Paul Rösch assieme all’assessora Gabi Strohmer. E a immortalare il momento, niente meno che l’assessore Diego Zanella.

Musica, tantissima, con oltre ventisei tra gruppi musicali e bande cittadine che nella giornata di ieri si sono alternati sui palchi piazzati nei punti strategici del centro cittadino. Dalle cover del sempreverde Elvis Presley a quelle di Vasco Rossi, con ampio spazio a giovani promesse della musica locale e le immancabili bande musicali, la cui presenza massiccia nella nostra città assegna a Merano il record nazionale di musicisti per abitante.

E per chi avesse proprio fame? Un’offerta che non si limita certo al solo Würstel con crauti. Se il Bubi propone polenta con frittura di pesce, la porchetta è preparata dagli Apicoltori, mentre l’Angus è esclusiva dell’F.C. Merania. Scoglio e baccalà sono prerogativa dei rugbisti, mentre i ragazzi dell’Hockey Club Merano Junior si sono buttati sul menù messicano. Asd Cartoons, invece, propone il roast-beef argentino e il team Pollicons, tra l’altro, il pesce spada, mentre per sciacquare il palato, imprescindibile il melone dell’Unione ciclistica meranese. La sezione arti marziali dell’Asm, invece, prepara il kebab, mentre i Passerfischer tentano il record con il più grande piatto smoker d’Italia. E nonostante questa incredibile offerta, re della gastronomia, quando dalle nostre parti si parla di feste, è il semplice Strauben fatto con uova e marmellata. Una vera prelibatezza che, unita alla birra prodotta sopra la città, rende questa una delle manifestazioni più internazionali di tutta la provincia.













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