stasera alla biblioteca civica 

L’antisemitismo affrontato da Federico Steinhaus 

MERANO. Questa sera alle 20.30, nell'ambito dei numerosi eventi organizzati in città per onorare il Giorno della Memoria, la Biblioteca civica di via delle Corse - dove fra l’altro è in corso una...



MERANO. Questa sera alle 20.30, nell'ambito dei numerosi eventi organizzati in città per onorare il Giorno della Memoria, la Biblioteca civica di via delle Corse - dove fra l’altro è in corso una mostra bibliografica sulla Shoah - ospiterà la presentazione del libro di Federico Steinhaus “Una Giornata delle Memoria, 364 giornate dell'indifferenza. Mutazioni, manipolazioni e camuffamenti dell'antisemitismo”. Nel libro viene affrontato il problema dell'antisemitismo visto spesso come fenomeno concluso con la fine della seconda guerra mondiale. Si tratta ovviamente di un errore. Ricordando e analizzando molti dei più significativi episodi di antisemitismo che si sono verificati dopo il 1945 in Italia, in particolare in Alto Adige, e nel mondo, emerge chiara la necessità di una incessante ed attenta vigilanza nei confronti di ogni forma di razzismo. Risulta ormai evidente che il Giorno della Memoria corra il pericolo di perdere la sua intensità evocativa e il suo valore di ammonimento ad agire per prevenire il riaccendersi di un odio antico in forme moderne.

Federico Steinhaus, meranese autore di numerose pubblicazioni riguardanti in particolare la storia del popolo ebraico, è stato presidente della Comunità ebraica di Merano, consigliere dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane e delegato al Congresso mondiale ebraico.

Fra le altre iniziative, alle 19 questa sera nella sala Anna Frank in via Leopardi 31 la Comunità ebraica presenta il docufilm “Watermarks”. Narra la storia della squadra di nuoto femminile del club sportivo ebraico Hakoach di Vienna. In collaborazione con il Filmclub, domani alle 20 al cinema Ariston verrà invece proiettato il film in lingua tedesca con sottotitoli in italiano “Werk ohne Autor” (Opera senza autore) di Florian Henckel von Donnersmark.













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