Lana, due famiglie rischiano lo sfratto dall’ex casa Anas 

L’edificio è destinato a diventare la sede dei carabinieri a cui il Comune può però rinnovare il contratto in municipio


di Ezio Danieli


LANA. Due famiglie di Lana - una coppia di pensionati e la loro figlia, sposata con due bambini in tenera età - rischiano la procedura di sfratto a Lana. Le famiglie vivono entrambe nella ex casa cantoniera dell’Anas, all’inizio della strada che sale a passo Palade, che è destinata a diventare la nuova sede dei carabinieri ospitati ora al terzo piano dell’edificio dove ci sono gli uffici del Comune.

Una vicenda, quella che riguarda le due famiglie a rischio di procedura di sfratto, nata all’indomani del trasferimento dei carabinieri in municipio. A quel tempo la ex cantoniera era stata individuata come una sede ideale per la caserma. L’edificio era passato al demanio e tutto era più semplice dal punto di vista burocratico. L’Arma nel frattempo non ha presentato in Comune alcun progetto per l’intervento di ristrutturazione necessario all’ex casa cantoniera dell’Anas.

“Circa un mese fa - racconta la pensionata che abita con il marito nella mansarda dell’edificio di via Palade - abbiamo ricevuto una lettera dal Demanio in cui ci chiedevano di lasciare l’alloggio entro la fine di quest’anno. Lo stesso discorso vale per la famiglia di mia figlia. A parte il fatto che non capisco la fretta con cui si procede, visto che i carabinieri potrebbero restare nei locali in municipio ancora per parecchio tempo, come ci ha confermato il sindaco, voglio ricordare che da 56 anni abito in questa casa. Mio padre era dipendente dell’Anas, io stessa sono stata a lungo alle dipendenze dell’Anas, in questa casa ho fatto diversi lavori per adattarla alle esigenze mie e di mio marito. In più - continua la signora - c’è da considerare il ruolo di nonni che svolgiamo volentieri per permettere a nostra figlia e a suo marito di lavorare a Bolzano. Dobbiamo assistere i due bambini, portarli a scuola. A Lana ci troviamo bene, è una cittadina molto accogliente, dove però si fa fatica a trovare un alloggio in affitto. Per questo chiediamo un po’ di tempo in più per reperire un altro alloggio. In fin dei conti abbiamo sempre pagato il canone di affitto (800,20 euro mensili, ndr) e non meritavamo un trattamento del genere da parte del Demanio”.

Aggiunge il marito: “Non vogliamo ostacolare nessuno, tanto meno i carabinieri che intendono trasferirsi nella nuova sede. Resta il desiderio di avere il tempo necessario per cercare una soluzione valida per potersi trasferire in un altro alloggio, qui a Lana dove ci siamo trovati bene e dove vorremmo rimanere anche per continuare a fare i nonni".

Il sindaco di Lana Harald Stauder, che segue la vicenda con attenzione, è fiducioso in una soluzione del problema. Pur ammettendo che la decisione del Demanio di avere l’ex cantoniera per adattarla alle esigenze dell’Arma è legittima, Stauder ribadisce che il contratto con i carabinieri per la sede provvisoria in municipio scade alla fine di quest’anno, “ma siamo pronti a rinnovarlo per altri due anni. Fra l’altro non è stato presentato ancora presentato alcun progetto per la ristrutturazione dell’ex casa cantoniera dell’Anas. Ad ogni modo sto seguendo con attenzione le vicende delle due famiglie e credo che una soluzione verrà trovata in modo tale che tutti possano essere soddisfatti”.

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