“Lista meranese” cestinata Pd-Civica con Casolari 

L’ex assessore comunale al secondo posto dopo l’accordo con Tommasini Soddisfatto Zanella, mentre Alleanza per Merano si tira fuori dai giochi


di Simone Facchini


MERANO. Tanto tuonò che alla fine non piovve. La “lista meranese” per le provinciali del 21 ottobre, dopo mesi fitti di incontri ufficiali e ufficiosi, finisce nel cestino. Ma dalle contrattazioni un risultato, sempre ragionando in termini meranesi, è stato centrato: il secondo posto – andrà ad Andrea Casolari - nella lista unica Pd-Civica per Merano. Soddisfatto Diego Zanella che aveva mosso le acque all’interno dei democratici, appagata la Civica. Alleanza per Merano, il terzo attore della partita, ha invece deciso di non aggregarsi a nessuno e concentrarsi sulle dinamiche all’interno del governo municipale.

Alleanza. Era essenziale che Alleanza aderisse al progetto affinché la “lista meranese” potesse decollare. Passando i giorni senza che nulla si concretizzasse, la Civica è tornata ad avvicinarsi al Pd fino all’accordo dell’altro ieri quando, nella stessa serata, il direttivo di Alleanza si è incontrato per determinare la linea. «La nostra idea di base, e l’abbiamo sempre sostenuto, era di inserirci in un centrodestra unito, perché il centrodestra è casa nostra» evidenza Elena Da Molin, coordinatrice del gruppo che fa capo all’assessore Nerio Zaccaria. «Posto che quelle condizioni non si sono mai verificate, abbiamo parlato con la Civica, con Casolari, con Zanella, con Bizzo. Sull’ipotesi di una “lista meranese” abbiamo intravisto il rischio di non trovare la persona adatta a rappresentare la città e di togliere tanti voti al centrodestra, anche se su molti punti del programma una quadra poteva essere trovata. Ci è per altro piaciuta l’idea di Bizzo di unire le rappresentanze delle civiche svestendosi delle uniformi partitiche e dando linfa al gruppo linguistico italiano, ma abbiamo ritenuto che i tempi non siano maturi per una nostra adesione, soprattutto perché i progetti che stiamo portando avanti a livello comunale sono tanti e impegnativi, dalla viabilità all’arredo urbano. Abbiamo per tanto preferito concentrarsi su questi, facendo un passo indietro in ottica provinciali». Nessuna indicazione di voto precisa, se non «un orientamento verso l’area di centrodestra e attenzione ai programmi».

Zanella. «È stato fatto un buon lavoro. Speriamo che i meranesi sfruttino l’occasione di avere un concittadino al secondo posto in una lista che ha chance di eleggere due candidati». Così Diego Zanella, assesore comunale del Pd, commenta le ultime evoluzioni della vicenda. «Spero anche che i simpatizzanti di Alleanza possano comprendere l’opportunità di dare rappresentanza a Merano. Presentarci con due simboli, Pd e Civicainsieme, credo possa avvicinare anche elettori critici verso il Partito democratico. Tra l’altro il peso dei meranesi potrà essere determinante nel decidere chi sarà il primo eletto del Pd. Insomma, Merano comincia a contare. Il lavoro svolto si fa notare contrariamente ai risultati scialbi di alcuni colleghi che negli ultimi anni non hanno inciso». Poi Zanella getta lo sguardo oltre le provinciali: «Forse siamo a una svolta effettiva in cui le persone del buon governo e competenti stanno superando le barriere che le dividevano, o che dividevano i vecchi schieramenti. Si sta creando una piattaforma per le comunali, a Merano ma non solo. Mi amareggia tuttavia la mancanza al tavolo di Alleanza. Sono rimasto deluso dall’indecisione di Zaccaria (suo partner in giunta comunale, ndr). Se non si avvicineranno, le civiche di centrodestra rischiano di essere spazzate via dai traini nazionali, oggi fortissimi. La possibilità di fare un sindaco italiano a Merano è alla portata, speriamo che Alleanza non voglia rinunciarvi».

Casolari e Civica. Il meranese secondo in lista sarà Andrea Casolari, segretario della Civica per Merano ed ex assessore comunale nella giunta Januth. «L’operazione condotta in porto ha vari elementi di novità. Inverte, in primo luogo, la tendenza alla frammentazione: un segnale positivo per la comunità italiana. Ma l’apertura del Pd non solo alla Civica ma alle civiche, perché stiamo colloquiando con altre realtà, consente di cambiare oltre all’immagine pure la sostanza dell’offerta. Non porteremo solo voti». E la “lista meranese”? «Ci abbiamo creduto, ma da una parte la riapertura del tavolo con il Pd e dall’altra la perdurante titubanza della squadra di Zaccaria ci ha fatto incanalato verso l’accordo con Tommasini».















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