La lite

Maia Bassa, calci e pugni davanti alla chiesa: protagonisti due giovani già fermati dai carabinieri

L’accaduto in via della Parrocchia. Oltre alle botte anche la sassaiola finita contro la macchina di un commerciante della zona. La zona non è nuova a fatti di questo genere, come racconta un residente: «La situazione è migliorata però con l’arrivo del nuovo questore di Bolzano»

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Jimmy Milanese


MERANODai calci ai pugni, passando per le coltellate e fino alla sassaiola, con il vetro della vettura di un commerciante andato in frantumi. Tutto ciò è accaduto davanti alla chiesa di Maia Bassa, giovedì scorso.

Protagonisti due cittadini extracomunitari che evidentemente non si sono fermati nemmeno di fronte alla precedente denuncia da parte delle forze dell'ordine e a una segnalazione all'autorità di pubblica sicurezza che a questo punto dovrà rivalutare la loro posizione sul territorio nazionale. I due giovani, già noti alle forze dell'ordine e agli abitanti di Maia Bassa, prima dello scontro davanti alla chiesa di via Parrocchia, si erano resi protagonisti di un litigio in via Matteotti per una questione che li vedeva opposti a un connazionale e che è costato loro una denuncia per il reato di lesioni e minacce.

Non paghi, poco dopo si sono ripresentati imperterriti, stavolta davanti alla chiesa di via Parrocchia, per regolare ancora una volta i conti in sospeso con le loro vittime. A questo punto, però, sembra che siano spuntati fuori anche dei coltelli con i quali i giovani hanno cercato di colpirsi a vicenda. Lo stesso gruppo di stranieri - che abitanti e commercianti della zona dicono di conoscere da tempo, e di temere - ha iniziato a scagliarsi sassi addosso fino ad infrangere il vetro di una vettura, parcheggiata nelle vicinanze, di proprietà di una esercente.

La zona di Maia Bassa non è nuova a fatti di questo genere, come racconta un residente: «C'è da dire che, rispetto a qualche settimana fa, quando all'ex hotel Alla Torre bivacca una decina di extracomunitari, la situazione è migliorata anche per via dell'intensificazione dei controlli per i quali mi sembra di dover ringraziare il nuovo questore di Bolzano». Solo poche settimane fa, nel corso dell'ennesima lite tra nordafricani dentro l'ex Hotel Alla Torre, uno di loro aveva cercato di dare fuoco a un connazionale, tanto che le fiamme sprigionatesi nella dependance dell'hotel avevano richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Un episodio che i residenti della zona avevano descritto come l'apice di un fenomeno particolarmente fastidioso per chi risiede invia Parrocchia.

Chi abita nel quartiere, infatti, racconta di episodi al limite dell'invivibilità, comprese le continue proposte di acquisto di droga, alla luce del sole, cui vengono sottoposti gli stessi abitanti: «Li conosciamo benissimo, perché non si fanno alcuno scrupolo ad offrirci droga davanti ai nostri occhi», prosegue il residente. Una situazione che sfocia spesso in zuffe e anche in violente rese dei conti fra gli stessi cittadini extracomunitari. Nel frattempo, continuano i controlli delle forze dell'ordine sempre più attenti e incisivi nel contrasto allo spaccio e alla prevenzione di queste situazioni che, seppur coinvolgano quasi sempre solo cittadini extracomunitari precari sul territorio, chiaramente destano sempre una certa preoccupazione. 













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