Il caso

Merano, prende le difese di un ragazzino e lo minacciano con il coltello 

In via San Giuseppe un pensionato sessantenne passava con l’auto ed ha assistito ad una scena sulla strada davanti al centro Jungle: un teenager sferra un pugno in faccia a un giovanissimo, l’uomo si ferma ma l’autore dell’aggressione gli mette la lama davanti al volto


Simone Facchini


MERANO. Si è trovato il coltello sotto il naso, minacciato per essere intervenuto in una situazione incresciosa. A subire la minaccia, un sessantenne pensionato. Protagonista dell’intimidazione, un teenager.

Nuovo episodio violento ad opera di un adolescente, a conferma che al di là di numeri e percezioni, l’attenzione sul fenomeno deve restare alta. È accaduto l'altro giorno verso sera. Sono le 18.20 circa quando un uomo alla guida della sua auto percorre via San Giuseppe in direzione di piazza Mazzini. D’improvviso assiste a una scena. Dal centro giovani Jungle escono un paio di ragazzini, di un’età presunta di una dozzina d’anni. Vengono seguiti, subito dopo, da un ragazzo più grande, dimostra un paio d’anni in più ma si tratterebbe comunque di un adolescente. Li raggiunge sulla strada. Il teenager sferra un pugno in faccia al più giovane.

L’uomo alla guida abbassa il finestrino dell’auto per prendere coscienza della situazione. Si rivolge all’autore dell’aggressione. Per tutta risposta, viene ricoperto di insulti. A quel punto accosta la macchina, ma mentre sta per uscire il teenager che ha sferrato il cazzotto apre la giacca ed estrae un coltello. Lo brandisce un paio di volte sotto la faccia del sessantenne. Da molto vicino. Inveisce nuovamente. Data la situazione e il timore di un’escalation, l’uomo risale sulla vettura e si allontana, scioccato.

A far montare l’apprensione è la disinvoltura con cui l’adolescente minaccia l’uso di una lama. Ribadisce l’esistenza di singoli o di gruppi che non si crucciano di sfoderare atteggiamenti violenti. Pensiamo alle risse fra ragazzini e fra ragazzine, al centro commerciale di Lagundo, o a quanto accaduto di recente al supermercato Conad di via Mainardo. Alle minacce a un genitore in un parcheggio sempre al centro commerciale. Oppure ai furti nei supermercati che, svelati, hanno provocato le reazioni aggressive dei teenager colti sul fatto.

Una serie di episodi che va allungandosi, e alla quale l’amministrazione comunale sta provando a dare risposta con la formazione di una task force alla quale partecipano, oltre all’assessora ai giovani Emanuela Albieri che coordina il progetto, il Burgraviato e vari rappresentanti di enti e associazioni dai servizi socio-sanitari al centro di giustizia riparativa della Regione fino ai centri giovani. Fra le iniziative in cantiere, incontri informativi rivolti ai genitori(e più in generale agli adulti). Riguarderanno da una parte le tematiche legate alla sfera affettiva ed educativa, dall’altra sulle questioni connesse alla sfera giudiziaria.













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