Il caso

Merano, sosta selvaggia in via Matteotti: auto posteggiate sulla ciclabile

Scoppia la protesta dei residenti della zona che sono stufi e chiedono più controlli da parte della polizia municipale



MERANO. Non una ma ben sei auto parcheggiate sulla ciclabile di via Matteotti, immortalate l'altro pomeriggio da un cittadino che lamenta una situazione di costante violazione delle norme stradali nella zona. Una escalation dei parcheggi selvaggi in via Matteotti in coincidenza con le festività natalizie, quando la necessità di lasciare in sosta la propria autovettura per effettuare degli acquisti si scontra con la riduzione del 50% dei posti auto decisa a seguito della riqualificazione della via.

Ma i controlli su via Matteotti, e in generale a Maia Bassa, sono costanti e giornalieri, assicura Fabrizio Piras, comandante della Polizia municipale di Merano: «Abbiamo un agente di polizia dedicato giornalmente alla zona di Maia Bassa e quindi via Matteotti. Negli ultimi mesi, in media sono diverse decine al giorno le contravvenzioni elevate per le varie tipologie di parcheggi non corretti. Detto questo, non posso escludere che certi comportamenti si verifichino quando non è presente un agente».

Come denunciano diversi residenti di via Matteotti, con il recente aumento del flusso di traffico in una zona commerciale ad alta diffusione di esercizi, nella quale però non si è registrata ne l’apertura di un centro commerciale ne sono stati previsti un numero adeguato di parcheggi, scene come quella di sei auto lungo la ciclabile a cavallo del marciapiede non sono rare. A questa situazione si somma la necessità di sosta dei tanti cittadini che per i più svariati motivi si recano in farmacia di fronte alla quale spesso si formano lunghe code d’attesa che contribuiscono a diminuire la disponibilità di posti auto per i clienti dei negozi.

«Quando siamo chiamati, cerchiamo di intervenire nel più breve tempo possibile, nel limite della disponibilità di agenti, con precedenza a incidenti con feriti, poi quelli che coinvolgono il blocco della circolazione, e molta attenzione sui parcheggi per diversamente abili, alle ostruzioni dei passi carrai e agli intralci al trasporto pubblico», spiega Piras. Una risposta indiretta al tam tam via social dei tanti abitanti del quartiere esasperati dalla situazione, in una via che più di altre ha sofferto gli effetti della pandemia con la chiusura di diversi esercizi commerciali ed ora teme di essere penalizzata per via della carenza di posti auto. J.M.













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