Merano. Tredici biciclette, in parte ad alimentazione elettrica, tutte verosimilmente rubate, ritrovate in un garage. un ventenne meranese si è messo nei guai, denunciato dai carabinieri per ricettazione.

Occhio attento.

Il ritrovamento è frutto dell’occhio lungo dei militari del nucleo operativo meranese. Durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio, nel corse della serata di lunedì, hanno notato un volto loro noto. Si aggirava nella zona di Sinigo in sella a una bicicletta elettrica che, a prima vista, sembrava essere di notevole valore. La circostanza a convinto i carabinieri a vederci più chiaro.

Il controllo.

A questo punto gli uomini dell’Arma hanno deciso di controllare il giovane. Il ventenne è stato controllato e alle domande non è stato in grado di fornire una spiegazione plausibile relativamente al possesso della bicicletta, palesemente parsa non essere di sua proprietà secondo quanto riferito da una nota diffusa dagli stessi carabinieri.

La perquisizione.

La situazione ha indotto i militari ad approfondire gli accertamenti con una perquisizione del garage in uso al giovane. E qui i nodi sono venuti al pettine, perché all’interno della rimessa stesso sono state trovate tredici biciclette del tipo mountain bike e city bike di notevole valore. Di queste, cinque sono e-bike. Non è stata comunicata una stima, tuttavia si parla di mezzi che assieme valgono di sicuro varie migliaia di euro.

In quanto verosimilmente rubate (è da capire se dietro vi sia una rete organizzata), le biciclette sono subito state poste sotto sequestro e portate alla caserma di Merano. L’ipotesi della provenienza furtiva è stata presto avvalorata: i carabinieri di Merano già ieri sera sono quindi riusciti a risalire al proprietario di una bicicletta che era sparita in città, restituendola allo stesso.

Per il ragazzo è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica di Bolzano per il reato di ricettazione. Nel frattempo sono in corso le verifiche al fine di risalire agli altri proprietari dei mezzi sequestrati, che rimarranno al comando di via Petrarca sino al termine degli accertamenti.