Neve, vita dura per chi si sposta a piedi o in bici  

Le segnalazioni. Dopo la precipitazione di lunedì proseguono i lavori  di sgombero: ieri ancora pericoloso muoversi su vari marciapiedi e piste ciclabili. Disagi in diverse fermate per salire sugli autobus


Jimmy Milanese


merano. A 24 ore dalla eccezionale nevicata che lunedì ha ricoperto Merano di una coltre bianca che ha raggiunto i 25 centimetri, ieri erano ancora diversi i punti della città che manifestavano criticità per la presenza di neve sui marciapiedi o sul manto stradale di alcune vie. Nel corso della giornata alcune sono state risolte, in altri casi la percorribilità è stata migliorata, per altre situazioni però bisogna ancora attendere.

Attorno al Tappeiner.

Le strade cittadine principali - e dunque quelle lungo cui si muove il trasporto pubblico - ieri erano transitabili. Anche lunedì erano state quelle con problemi più contenuti.

Diverso il discorso per le vie a minore intensità di traffico, e non tutte periferiche. Disagi soprattutto per pedoni e ciclisti, che con il passare delle ore hanno però potuto contare su situazioni in vuia di miglioramento. Quella che sembra essere stata la zona più in sofferenza, anche dopo gli interventi che nella notte tra lunedì e martedì e ancora ieri hanno in gran parte liberato le carreggiate dalla neve, è il quadrilatero attorno all'ospedale Franz Tappeiner. Infatti, ancora nel pomeriggio, vari marciapiedi di via Mainardo, via Laurin, via Wolf, via Alfieri e via San Francesco risultavano in parte carichi di. L'eccezionalità della nevicata ha creato alle squadre di pronto intervento non pochi problemi nello spostamento della neve in aree che non producessero fastidi alla circolazione dei mezzi o delle persone. In alcuni casi, il compito è stato assai arduo, come testimoniano le montagne di neve accumulate dagli spalaneve in queste ore ai margini delle strade. In particolare, spiegano i tecnici, è stato difficile coordinare la pulizia degli accessi agli autobus a cavallo tra marciapiede e carreggiata sulle quali si accumula la neve spostata dalla strada. Per questo motivo, un poco ovunque in città si sono creati ammassi di neve tali che per alcuni utenti è stata una vera e propria impresa accedere sull'autobus. C’è anche chi ha gettato la spugna.

Analoga situazione presso molti attraversamenti stradali: libera la strada, molto meno l’accesso alle strisce pedonali.

Piste ciclabili.

Difficile la circolazione per le biciclette, soprattutto a causa delle masse di neve accumulate ai margini delle carreggiate che hanno ristretto la loro larghezza e reso più pericolosa la percorrenza. In certi casi, come ad esempio in viale Europa, la ciclabile è rimasta indisponibile a lungo. A pochi passi, nel piazzale della stazione, complesso anche raggiungere le preziose colonnine per la ricarica delle auto elettriche, in quanto l'area non è stata spalata.

Altra area critica in città è stata via Garibaldi dove uno dei due marciapiedi era in sostanza inservibile e l’altro ancora semicoperto.

Complice di diverse situazioni, l'incuria di alcuni residenti che non hanno provveduto a liberare dalla neve il proprio tratto di marciapiede.

In questo senso, ancor una volta lo spostamento della neve ai lati dalle carreggiate principali ha provocato talvolta l'effetto di intasare le vie d'accesso ai vialetti privati che in gran parte non sono coperti dal servizio comunale di spalaneve. Li, è stata la buona volontà dei privati a fare la differenza.

Infine, anche il tratto via Roma all'angolo con via Ortwein ha risentito della enorme quantità di neve tolta dalle strade e depositata ai lati della maggiore arteria cittadina con l'effetto che quel tratto di strada è rimasto transitabile dai pedoni con una certa difficoltà.

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