«Non facciamo certo favori ai turisti» 

Il comandante Piras: con l’attuale organico è impensabile dedicare un vigile solo ai controlli delle bici



MERANO. Già, ma cosa fanno i vigili oltre a controllare le bici? Tantissime altre cose, in realtà. «Si parla di tutte le procedure di rilevamento e amministrazione burocratica degli oltre 400 incidenti automobilistici annuali, ma anche il controlli relativi alle occupazioni di suolo pubblico e della pubblicità, il controllo dei cambi di residenza, la notifica dei provvedimenti, la cura della segnaletica stradale, oltre ai rilevamenti in caso di lavori su suolo pubblico, quindi la gestione dell'ufficio degli oggetti smarriti, il servizio di polizia giudiziaria, interventi di varia natura su sollecitazione dei cittadini, o l'accoglimento di denunce di furto. Inoltre, in occasione di ogni inizio anno scolastico, ai vigili spetta il compito di organizzare i corsi di educazione stradale tenuti nelle elementari cittadine. Insomma, una serie di competenze che spostano fatalmente la maggior parte delle risorse disponibili dalla strada agli uffici. Senza contare che in occasione di ogni mercato cittadino, sono ben cinque le unità impiegate per garantire il regolare svolgimento della vendita al pubblico».

In altre parole, una mole di lavoro che impedisce lo stazionamento fisso di un poliziotto municipale dedicato al controllo del transito dei velocipedi nella zona delle passeggiate, come richiesto a gran voce da molti cittadini. «Ad ogni modo, non esiste un trattamento differente tra residenti e turisti», sottolinea Piras, ricordando che al ciclista straniero multato viene immediatamente richiesto il pagamento dell'importo dovuto, il che rende del tutto ingiustificate le accuse di una considerazione di favore dei vigili urbani verso i turisti». (ji.mi)















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