Occupazioni abusive, Castel Winkel è assediato 

Il caso. Malgrado le ordinanze di bonifica nello storico palazzo regna di nuovo l’anarchia La protesta dei residenti in zona: «Degrado, spaccio, aggressioni: abbiamo paura»


Jimmy Milanese


Merano. Una situazione, almeno per ora alquanto tragica, quella di Castel Winkel a Maia Alta. In attesa che i nuovi proprietari della società Schloss Winkel di Bolzano inizino i lavori di restauro, il maniero rinascimentale è pressoché lasciato all'abbandono totale. Un abbandono che, come già riportato in passato, ha fatto gola ad alcune persone senza fissa dimora che si sono “ impossessate” dei piani bassi dell’edificio.

Nobile passato.

Parliamo di un castello già abitato nella sua dependance dal pittore Franz Lenhart, quindi utilizzata dal grande maestro della cartellonistica per realizzare gran parte delle sue opere. Prima adibito a fattoria, nel XVII secolo il complesso venne riadattato a castello, per poi passare nelle mani di Claudia de' Medici, paladina della Controriforma per la reintroduzione della religione cattolica, moglie di Leopoldo V d'Austria.

Presente.

Un passato ormai lontano e che oggi cozza violentemente con una ennesima realtà di degrado e occupazione abusiva. Infatti, a niente è valsa l'ordinanza del sindaco che lo scorso anno aveva ordinato la chiusura dei numerosi accessi alle dipendenze del castello, appunto per evitare qualsiasi forma di occupazione. Ordinanza che obbligava la società Schloss Winkel a bonificare l'intero edificio. Diverse nel recente passato le proteste dei residenti, senza tralasciare la presenza nelle immediate vicinante della clinica privata Villa Sant'Anna. E se allora il cruccio era il degrado dovuto allo stato di abbandono assoluto dell'edificio ora il problema, spiegano alcuni cittadini della zona, è l'occupazione abusiva del maniero stesso da parte di una decina di persone che hanno fatto del castello la propria dimora. Occupazione di un edificio privo dei servizi essenziali necessari per garantire la salubrità dell'area e quindi, proprio per l'alto numero di occupanti, sta aumentando la quantità di rifiuti domestici abbandonati nella zona. In alcuni casi, l'occupazione abusiva potrebbe mettere in pericolo gli importanti affreschi che ancora impreziosiscono il castello. Occupanti che, spiegano sempre i cittadini della zona, sarebbero responsabili sia di una serie di furti sia di attività di spaccio e riciclaggio direttamente nel parco del castello. Infatti, notano gli abitanti di via Winkel, «la sera qui diventa un viavai, con persone che arrivano con borse, materiali, ma dobbiamo subire anche litigate continue tra persone che, evidentemente, devono sistemare i conti tra di loro, proprio sotto le nostre finestre». A questo si aggiungono anche alcune aggressioni verbali e fisiche nei confronti di cittadini che sarebbero intervenuti per chiedere agli occupanti abusivi di contenere i loro comportamenti. Insomma, una situazione esplosiva che, aggiunge un abitante, «si somma alla già difficile convivenza con questa pandemia ma appena ci è ridata la possibilità di uscire, pur con tutte le cautele, ecco che dobbiamo avere paura perché alcuni soggetti ormai si sentono proprietari della intera zona».

Interventi.

Sulla questione è intervenuto anche Fabrizio Piras, comandante della polizia locale: «L'amministrazione comunale è già intervenuta con due ordinanze di messa in sicurezza, alle quali la proprietà ha dato seguito puntualmente ma sicuramente abbiamo in programma di intervenire a breve, appena calata la pressione su altri fronti». Intervento complesso, sia per via del particolare periodo dove le forze dell'ordine sono concentrate sull'emergenza coronavirus, sia per il fatto che un’azione in un'area di tale vastità richiede un alto livello di coordinamento per un numero non trascurabile di agenti.

Oltre all'intervento delle forze di polizia, a questo punto i residenti sperano che la tanto annunciata riqualificazione dell'intera area inizi al più presto. Un progetto già deliberato dalla amministrazione comunale e che se da un lato autorizza la società immobiliare Schloss Winkel a realizzare una serie di modifiche conservative agli edifici sotto tutela storica, dall'altra l'intera riqualificazione dell'area rimarrà soggetta al parere dell'ufficio provinciale ai beni artistici e architettonici.

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