Rösch pronto a scaricare la Svp 

La formazione del nuovo governo comunale. Il sindaco ripropone una maggioranza a 20 fra il suo blocco  (Verdi, Team K, Sinistra Ecosociale), Pd e Civiche. Queste ultime perplesse: «Avevamo già respinto questa ipotesi»


Simone Facchini


Merano. Rösch riesuma dal frigorifero una proposta di giunta senza Svp e con il Pd, le Civiche prendono tempo ma restano per lo meno perplesse. La partita a scacchi continua, il sindaco ha fatto la sua mossa sacrificando un pezzo pesante. Ma sa ancora di mossa interlocutoria.

Ancora conti.

La giornata di ieri era cominciata con l’incontro del team Rösch/Verdi con la Svp. La Stella alpina era uscita riservandosi il silenzio «per non disturbare le trattative in corso», ma proprio così non è andata. In serata Cristina Kury conferma di aver messo sul tavolo l’idea di una maggioranza a 20 composta dalla squadra Rösch/Verdi (8) con Team K e Sinistra Ecosociale (uno ciascuno), le due Civiche (5 Alleanza e 3 Civica per Merano) e il Pd che conta due consiglieri. Poche ore prima la Volkspartei aveva ribadito la volontà di essere adeguatamente rappresentata in una maggioranza di governo rispondente ai tre blocchi Verdi-Svp-Civiche. Tradotto, la richiesta ribadita di due assessori, anche nell’ipotesi di un allargamento da sette a otto membri dell’esecutivo, che comunque dovrebbe passare per una modifica dello statuto. In una presa di posizione apparsa su Facebook, la Svp è tornata a affermare la sua non contrarietà alla presenza di Madeleine Rohrer (la candidata con più preferenze in assoluto) in giunta ma che comunque ci sono dei conti da far quadrare nella proporzionale etnica. In un esecutivo a sette, per legge servono quattro membri del gruppo italiano. Rösch, Rohrer e due esponenti della Stella alpina, fanno saltare i conti.

Civiche unite.

«Prendiamo atto della proposta di Rösch, ma rimaniamo perplessi». Le Civiche restano unite nella presa di posizione. Passano pochi minuti fra l’incontro con il sindaco e la sua delegazione e il momento di recarsi al Pavillon des Fleurs per la seduta di insediamento del consiglio. «Per senso di responsabilità, prima di dare una risposta vogliamo passare attraverso il confronto con i nostri partiti. Non possiamo parlare di una nuova proposta, perché questo scenario ci era già stato prospettato e lo avevamo respinto. Noi rimaniamo convinti che la strada da percorrere sia quella di una maggioranza a 24, che potrebbe trovare espressione in una giunta a sette, con tre membri del gruppo Rösch/Verdi e due ciascuno di Civiche e Volkspartei». Per la formazione che ha sostenuto Dario Dal Medico resta difficile accettare una coalizione con il Pd che al ballottaggio si è espressa per Rösch. Con la Svp, inoltre, pur su binari diversi le Civiche nel valzer delle consultazioni hanno intrapreso la stessa rotta.

Il tempo corre.

La scacchiera aspetta la prossima mossa. Sembrava previsto un tavolo comune per questo pomeriggio ma di ora in ora muta la situazione. Le lancette dell’orologio corrono: entro la metà della prossima settimana serve la soluzione. Altrimenti lo spettro del commissariamento si materializza.













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