Merano

Raid vandalico nella notte a Sinigo, auto danneggiata

Nel mirino ancora una volta  Paola Zampieri, ex consigliera comunale e già presidentessa del Comitato di quartiere per Fratelli d'Italia. Urzì: "Basta tolleranza"



MERANO. Ennesimo atto vandalico nella notte tra sabato e domenica nei garage di via Damiano Chiesa a Sinigo, ancora una volta contro Paola Zampieri, ex consigliera comunale e già presidentessa del Comitato di quartiere Sinigo per Fratelli d'Italia. Questa volta, ad essere presa di mira è la macchina familiare utilizzata anche dalla figlia Viviana Morelato, pure lei militante nel partito del consigliere provinciale Alessandro Urzì.

«Nella notte tra sabato e domenica, dopo che recentemente già la mia auto era stata presa di mira in due occasioni quando ignoti avevano bucato tutte e quattro le gomme, la stessa sorte è toccata alla vettura di mia figlia, ma con esisti ben peggiori», spiega Zampieri. «Qui a Sinigo tutti ci conosciamo e quindi è del tutto ovvio che ognuno di noi sa di chi è l'auto dell'altro e non ho certo fatica a spiegarmi i motivi di questa foga contro un mezzo familiare», sottolinea Zampieri alla quale recentemente sono già arrivate minacce contro la sua persona.

Sul caso interviene il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Urzì: "Si è iniziato con qualche selfie nei garage dei condomini – gli stessi garage dove poi sarà distrutta l'autovettura -  e poi via a girare i video. Stavolta a fare da sfondo al musical le scale esterne dei palazzoni gialli della frazione meranese.  I passamontagna questa volta sostituiti in parte dalle maschere bianche. Ma ancora delle canne che sembrano essere di pistole, qualcosa che assomiglia ad una katana o un manganello. Le riprese sono proseguite fra urla e schiamazzi per tutto il pomeriggio e anche le chiamate ai centralini delle forze dell'ordine non hanno prodotto alcun risultato. Si sapeva, perché non c'è stato un servizio di vigilanza rafforzato? Perché almeno le regole Covid, almeno quelle, non sono state fatte rispettare? 

Se il messaggio che passa da una certa parte politica è che tutto è lecito, che tutto va compreso perché risultato di una deprivazione socioeconomica, presto ci ritroveremo ad una pericolosa escalation di questi fenomeni di criminalità. Sono sì necessarie risposte chiare e rapide da parte della giustizia, ma  soprattutto sono necessarie delle prese di posizione ancora più nette dalla politica e le istituzioni democratiche e civili".













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