Sinigo, gomme bucate a 5 automezzi

Merano. Un atto vandalico che in questi giorni suona ancora più stonato e inaccettabile di quanto già lo sarebbe, quello portato a termine da ignoti nella nottata di sabato nell’area dell’isola...



Merano. Un atto vandalico che in questi giorni suona ancora più stonato e inaccettabile di quanto già lo sarebbe, quello portato a termine da ignoti nella nottata di sabato nell’area dell’isola ecologica (presso piazza Vittorio Veneto) di Sinigo. Quattro macchine e un furgone con le ruote bucate, presumibilmente da un cacciavite.

Mezzi parcheggiati nel quartiere Ipes della frazione meranese. Tra questi, anche l’automobile della presidente del comitato di quartiere. Paola Zampieri non si è mai tirata indietro dal denunciare comportamenti anomali nel suo quartiere. «Non voglio accusare qualcuno in particolare di questo fatto, anche perché non è stata colpita solo la mia auto – spiega Zampieri –, ma è certo che in questo quartiere c’è qualcuno di noto alle forze dell’ordine che non ne vuole sapere di rispettare le regole».

Il fatto desta ancora più sospetto se si considera che all’auto di Zampieri sono state bucate tutte e quattro le ruote. Due, invece, gli pneumatici forati al furgone della ditta di un artigiano locale. L’azione sembrerebbe proprio aver preso di mira il veicolo di Zampieri, con danni minori ad altre macchine, magari come diversivo per farlo sembrare un gesto vandalico generico e non mirato, sostengono alcuni abitanti del quartiere che non vogliono parlare apertamente di ritorsione contro l’attivismo di Zampieri e di quella parte della comunità che cerca in tutti i modi di ricondurre alla ragione il comportamento di alcuni. «Tutti sanno che a Sinigo girano certe persone, delle quali sappiamo nomi e cognomi, che di notte si divertono non solo a far confusione, a schiamazzare e a litigare, ma anche a danneggiare i parchi e le automobili e a lasciare bottiglie e cartoni della pizza ovunque», spiega una signora che per paura di ritorsioni ci tiene a non essere menzionata per nome.

Una situazione spiacevole proprio quando sarebbe vietato uscire di casa, e quando in tutto il territorio provinciale i reati comuni sono crollati ai minimi storici. L’auto di Zampieri era parcheggiata proprio sotto lo sguardo di una telecamera per il controllo dello smaltimento illecito dei rifiuti. Un sistema di videosorveglianza non funzionante da tempo, come evidentemente sanno tutti i cittadini di Sinigo, compresi gli autori di questo gesto. J.M.













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