Solland Silicon, la Fri-El di Gostner presenta ricorso

Merano. La Fri-El Hydro Power srl, in persona del suo amministratore delegato Josef Gostner, tramite i suoi legali ieri ha depositato formale reclamo contro il decreto della giudice delegata al...



Merano. La Fri-El Hydro Power srl, in persona del suo amministratore delegato Josef Gostner, tramite i suoi legali ieri ha depositato formale reclamo contro il decreto della giudice delegata al fallimento Solland Silicon, che aveva dichiarato inammissibile l’istanza della stessa Fri-El di sospendere la procedura di vendita e di indizione di nuova asta con prezzo base di 2,5 milioni di euro. L’udienza per la discussione del reclamo è già stata fissata per il 25 ottobre. La Fri-El ricorda che «la sua offerta di rilancio di Fri-El supera di ben 750 mila euro (pari al 43% in aumento) il prezzo di aggiudicazione in favore di Al-Invest. In sede di nuova asta il prezzo potrebbe ulteriormente lievitare. Con evidente vantaggio per i creditori. Per tale motivo - continua la nota - in un primo momento, l’istanza di Fri-El era stata positivamente accolta dal giudice delegato, che ha poi avuto un ripensamento fondato su ragioni unicamente procedurali, dovute alla formulazione del bando. Preme altresì ricordare che, in virtù dello stesso bando, fino a completo svuotamento delle sostanze pericolose, l’impianto rimarrà nella detenzione della Provincia, a prescindere dal passaggio di proprietà; pertanto, l’attesa della decisione sul reclamo non è foriera di danno alcuno neppure in capo all’attuale aggiudicataria Al-Invest. Anche in considerazione di ciò, il deposito del reclamo era stato preannunciato alla curatela, alla quale è stata inviata espressa diffida a non concludere il procedimento di vendita prima della decisione sul reclamo, per non pregiudicare, in caso di accoglimento, le legittime aspettative dei creditori».

Kompatscher e Mise.

«Anche in una questione così complessa e sensibile come il futuro della Solland la decisione dei giudici va rispettata». Lo ha detto ieri il governatore Arno Kompatscher. In riferimento allo sciopero dei lavoratori, che hanno sospeso le operazioni di svuotamento dei silani dall’impianti gli operai, ha aggiunto: «Il diritto di sciopero è sacrosanto ed è una cosa, un'altra cosa è ignorare delle ordinanze». Nell’annunciare lo sciopero, lunedì pomeriggio i lavoratori hanno reclamato un incontro urgente con Kompatscher per capire quali ragioni vi siano dietro la decisione di ignorare l’offerta da 5 milioni di euro pervenuta da un gruppo di Singapore per acquisire lo stabilimento con l’intenzione di riattivare la produzione.

Nel frattempo, ieri a palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro, ha incontrato Adriana Valle, consigliera del M5s a Merano. «La vicenda della Solland richiede un urgente confronto tra le rappresentanze sindacali e tutte le istituzioni coinvolte» dice Fraccaro. «Il Mise ha annunciato la propria disponibilità ad aprire un tavolo tecnico allo scopo di garantire la continuità della produzione e tutelare i livelli occupazionali. Siamo sicuri che anche la Provincia ha questo obiettivo e confidiamo quindi nella disponibilità di Kompatscher».













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