Sull’area Tschomper la giunta tira dritto 

Edilizia. Modifiche al piano di attuazione per superare il ricorso dei confinanti al Consiglio di Stato Rösch nel solco dell’Svp, che per lo stesso motivo era stata “punita” dagli elettori di Maia Alta


Giuseppe Rossi


Merano. La giunta comunale ricorre anche ai nidi artificiali per pipistrelli, rondoni e balestrucci pur di riuscire a superare il ricorso al Consiglio di Stato dei confinanti contro la realizzazione della zona residenziale Tschomper, l’ultimo fazzoletto di terreno ancora verde lungo via Virgilio, a Maia Alta.

Questa è infatti una delle norme inserite nel piano di attuazione che l’altro giorno la giunta del sindaco Paul Rösch ha nuovamente approvato dopo il prima via libera di marzo, respingendo due ricorsi presentati ancora dai confinanti.

Il ricorso al Consiglio di Stato.

Il piano di attuazione approvato rappresenta l’ultimo passo che la giunta Rösch può compiere in attesa che le due cooperative edilizie Tschomper e Ambra presentino le concessioni edilizie per realizzare i quattro edifici che andranno a ospitare trenta appartamenti. Sono previsti quattro fabbricati, ognuno da tre piani per 10,5 metri di altezza, con un volume totale pari a 10.500 metri cubi.

Sul via libera alla costruzione però pende un macigno enorme, cioè il ricorso al Consiglio di Stato presentato dai confinanti, da sempre contrari alla trasformazione del terreno agricolo in zona residenziale di appartamenti per il ceto medio. Ormai un anno fa il Tar, a cui i confinanti si erano rivolti in prima istanza, aveva bocciato il piano di attuazione, obbligando progettisti e futuri proprietari degli appartamenti a presentarne un altro modificato.

I ricorrenti però non si sono accontentati e rivolgendosi al Consiglio di Stato hanno chiesto la cancellazione della zona residenziale dal piano regolatore, per riportare la destinazione urbanistica del terreno a zona agricola.

Il piano di attuazione.

Il piano di attuazione ripresentato a inizio anno dal progettista e approvato a marzo dalla giunta differisce di gran poco dalla prima versione e di fatto corregge almeno una parte dei rilievi sollevati dai giudici del Tar.

Oltre all’installazione di nidi artificiali per pipistrelli, rondoni e balestrucci il nuovo piano prevede un parco giochi a ridosso della via Virgilio, diviso dalla strada da una siepe di cespugli locali, la raccolta dell’acqua piovana per irrigare le aiuole, un ponticello sul fosso che corre lungo vicolo Lazago per consentire l’ingresso pedonale al complesso edilizio a sud, ma soprattutto un nuovo accesso agli undici parcheggi in superficie, che ora sono previsti assieme alla rampa di accesso ai garage lungo via Virgilio.

I Verdi come l’Svp.

La trasformazione dei prati Tschomper in zona residenziale era stata uno dei temi dominanti della campagna elettorale per le comunali del 2015, e proprio la volontà della Svp di realizzare quegli alloggi era costata una buona parte del consenso, facendo crollare da 14 a 9 (oggi 8, con la fuoriuscita di Peter Enz) il numero dei consiglieri della Stella alpina in Comune e portando alla perdita della poltrona di sindaco. A un anno dalla nuova sfida elettorale con il sindaco Paul Rösch alla guida del Comune ora il tema dell’area Tschomper si ripropone tale e quale: da una parte i ricorrenti al Consiglio di Stato contrari al progetto, dall’altra Svp e ora anche i Verdi favorevoli.

C’è da chiedersi se il via libera alla concessione edilizia provocherà analoghe ripercussioni nel maggio del 2020. Ma c’è anche da capire se la giunta guidata da Rösch deciderà di sospendere la procedura per il rilascio della concessione in attesa del verdetto del Consiglio di Stato o se procederà comunque. Di certo c’è che i soci delle due cooperative che aspirano a veder realizzato il sogno di vivere in un loro appartamento di proprietà non aspetteranno tempo, facendo presentare comunque il progetto, che dovrà essere esaminato dalla commissione edilizia.













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