venosta

Valanga in Val di Roia: portati in salvo cinque escursionisti

Un componente della comitiva austriaca trascinato a valle, l’allarme lanciato dai compagni: tutti illesi. Un’altra slavina in Vallelunga. Il grado di pericolo in zona resta marcato

La tragedia: in Val di Fleres 



CURON. Due valanghe sono cadute nella giornata di ieri, sabato 16 dicembre, in alta Venosta. Entrambe hanno creato molti timori e il correlato impegno dei soccorritori ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito.

In Val di Roia

La slavina più grossa si è staccata a circa 2500 metri di quota dal Maso di Fuori in val di Roia nel territorio comunale di Curon Venosta. La massa nevosa staccatasi ha investito cinque scialpinisti austriaci, uno dei quali è stato trascinato a valle. I suoi compagni di escursione, prontamente intervenuti, sono riusciti a soccorrere lo sciatore che è stato messo in salvo.

L’intervento

L'allarme è scattato rapidamente ed in val di Roia si sono portate le squadre di soccorso di Tubre, Resia e Vallunga oltre alla Guardia di Finanza della zona. Gli uomini del soccorso alpino, caricati a bordo dell'elicottero Pelikan 3 decollato da Lasa, hanno perlustrato la zona dove era caduto la slavina. Accertato che gli sci alpinisti austriaci stavano bene, il soccorso alpino ha fatto ulteriori controlli per accertare che nessun altro fosse rimasto sotto la massa nevosa che erano piuttosto grossa e che probabilmente era stata mossa dal passaggio dei cinque sci alpinisti austriaci.

In Vallelunga

Un’altra valanga si è staccata intorno alle 9.30 in Vallunga. Anche in questo caso è stato tempestivo l'allarme ma poi è giunta subito la notizia che fortunatamente nessuna persona era rimasta travolta.

Le previsioni

Sui pendii dell’alta Venosta, dopo le nevicate recenti e le temperature piuttosto elevate dato il periodo, il grado di percolo rimane marcato. «Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione sono instabili a tutte le esposizioni», così valanghe.report “allegato” al sito della Provincia. «Attenzione soprattutto al di sopra del limite del bosco, come pure nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. Le valanghe possono facilmente subire un distacco e raggiungere dimensioni medie. I punti pericolosi e la probabilità di distacco aumenteranno con l'altitudine. Le fessure che si formano quando si calpesta la coltre di neve sono possibili segnali di pericolo. Sussiste il pericolo di valanghe per scivolamento di neve e colate umide. Ciò sui pendii ripidi al di sotto dei 2400 m circa».













Altre notizie

Attualità