il caso

Omicidio del custode forestale in val di Non: l’accusa chiama una settantina di testimoni

Processo al via: il corpo di Fausto Iob fu trovato nel lago di Santa Giustina. David Dallago deve rispondere di omicidio pluriaggravato e furto di legname (foto Ansa)



TRENTO. Si è tenuta in Corte d'Assise a Trento la prima udienza del processo per l'omicidio di Fausto Iob, il custode forestale di 59 anni trovato senza vita nel lago di Santa Giustina, il 5 giugno dell'anno scorso. Il capo di imputazione per il boscaiolo David Dallago, di 37 anni, è di omicidio pluriaggravato e furto di legname di proprietà del Comune di Sanzeno.

Secondo l'accusa, sarebbe proprio il furto di legname il movente dell'omicidio. Iob è morto per annegamento dopo essere stato colpito alla nuca con un oggetto contundente (mai recuperato) ed essere stato gettato nel lago privo di conoscenza. I testimoni chiamati dall'accusa sono circa una settantina, e comprendono, oltre ai carabinieri incaricati delle indagini, i militari del Ris di Parma e i periti di parte, anche le persone che hanno visto ancora in vita il custode forestale a inizio giugno dell'anno scorso. In aula erano presenti i due figli di Iob, i fratelli e il nipote, costituitisi parte civile.

"Dal nostro punto di vista il quadro indiziario è abbastanza preciso e chiaro, ma vedremo come andrà il dibattimento", ha affermato l'avvocato Lorenzo Eccher, in rappresentanza dei fratelli e del nipote della vittima. La prossima udienza è fissata per il 26 aprile.













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