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Pensionati, il futuro è in salita: con il contributivo assegni sempre più bassi

Dorigoni (Ipl): «Cresce il gap tra generazioni. Servono correttivi»



BOLZANO. Di regola, nel corso della loro vita, i contribuenti altoatesini raggiungono l'apice reddituale ad un'età compresa tra i 60 e i 64 anni (in media 32.311 euro lordi all'anno). Con l'avanzare dell'età, tuttavia, cresce anche la disparità tra i redditi, il cui picco si raggiunge nella classe d'età che va dai 65 ai 69 anni. Lo dicono i dati di Ipl, l’Istituto promozione lavoratori dell’Alto Adige.

Rispetto agli uomini – e purtroppo non è una novità –  le donne risultano penalizzate in termini di sviluppo dei redditi durante l'intero corso della vita.

Nel futuro il gap tra le generazioni è destinato ad aumentare. "In un contesto di retribuzioni stagnanti, che non consentono una previdenza complementare significativa, man mano che il sistema delle pensioni di tipo contributivo sostituirà il sistema retributivo, il fenomeno della riduzione del reddito per i pensionati in futuro sarà, con ogni probabilità, sempre più marcato. In tal senso vanno adottate misure correttive al fine di garantire un tenore di vita dignitoso a chi ha lavorato una vita intera", dichiara il presidente di Ipl Andreas Dorigoni













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