Parità di genere

Piano d'azione per la parità di genere, otto i campi d'azione

Æquitas è stato sviluppato grazie ad un processo partecipativo che ha coinvolto circa 200 parti interessate



BOLZANO. Il Piano d'azione per la parità di genere Æquitas, presentato ieri a Bolzano, è destinato a sostenere l'Alto Adige nella realizzazione della parità di genere. La Commissione provinciale per le pari opportunità ha sviluppato questo piano in un processo partecipativo insieme a circa 200 parti interessate. "Ci siamo lasciati alle spalle due anni di intenso lavoro in cui sono successe molte cose, ora ci aspetta molto lavoro", ha sottolineato la presidente della Commissione, Ulrike Oberhammer. "L'uguaglianza di genere deve diventare una questione quotidiana. Il piano può contribuire a stimolare un cambiamento culturale che permetta di raggiungere questo obiettivo. È importante sfruttare ogni occasione per sostenere chi si impegna in questo cambiamento culturale", ha affermato Donatella Califano, vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. Il Piano d'azione per la parità di genere è il risultato del lavoro di molti, ha detto il presidente della Giunta provinciale, che ha accompagnato questo processo insieme alla vicepresidente della giunta, alla presidente e alla vicepresidente della Commissione provinciale e alla consigliera di parità, Michela Morandini nel Comitato direttivo del Piano. In 150 pagine, il Piano d'azione per la parità di genere, Æquitas, descrive gli otto campi d'azione da affrontare, indica il quadro giuridico e cita esempi pratici di successo. Una componente centrale di ogni capitolo è costituita da una serie di misure. Queste sono descritte, orientate ai gruppi target e alle persone in posizione di responsabilità e corredate di un calendario. Ad esempio, nel campo d'azione "lavoro, occupazione ed economia", la trasparenza retributiva deve essere aumentata nella sottocategoria "reddito". Questo obiettivo potrà essere raggiunto, tra l'altro, attraverso percorsi preferenziali nella promozione economica per le imprese che rendono trasparenti i loro stipendi e le buste paga e quelle con una quota di donne in posizioni apicali superiore alla media. L'attuazione di questi e altri punti di questo pacchetto di misure deve essere affrontata a partire dal 2024 e realizzata entro il 2028. Per garantire il raggiungimento degli obiettivi, è stato creato un team di direzione del progetto che ha sede presso il Servizio donna della Provincia. La responsabile del progetto, Sabine Fischer, e la direttrice del Servizio donna, Renate Kerschbaumer, hanno fornito una panoramica delle 30 misure prioritarie. Queste misure hanno in comune la sensibilizzazione e la creazione di una coscienza sociale, di rafforzare le donne e promuovere la conciliazione, di creare sicurezza sociale e parità politica.













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