Brunico, proteste in coda al centro di riciclaggio 

Servizi in emergenza. Gli accessi all’impianto limitati causa Covid hanno allungato le attese Il Comune è intervenuto sulla viabilità, ma non prolungherà gli orari, né aumenterà il personale



Brunico. Lo segnala proprio il Comune di Brunico: “Spesso ci giungono lamentele in merito ai lunghi tempi di attesa per accedere al centro di riciclaggio”. Le proteste indicano le file di auto che si formano all’ingresso della struttura e l’amministrazione del sindaco Roland Griessmair descrive code che sono arrivate fino all’Anello Nord, aggiungendo al tempo perso in attesa dagli utenti anche problemi per la sicurezza a livello di viabilità.

“Le limitazioni legate alla pandemia rendono più difficile la vita quotidiana e questo vale anche per il centro di riciclaggio – interviene l’assessore competente Anton Mair unter der Eggen - Gli accessi limitati introdotti quale misura di contenimento dei rischi di contagio da Covid sono spesso la causa delle code davanti al centro di riciclaggio, ma che stiamo facendo tutto il possibile per soddisfare le esigenze dei cittadini”.

“Attualmente – aggiunge l’assessore - non è possibile accogliere la richiesta di orari di apertura prolungati e di una maggior disponibilità di personale e non sarà possibile aprire il centro tutta la settimana, in quanto l’asporto dei rifiuti destinati al recupero può avere luogo solamente al di fuori dell’orario di aperture al pubblico”.

La prima soluzione individuata riguarda allora proprio la viabilità: al sabato è stata istituita una deviazione attraverso via dei Campi e nei pressi della ditta Grünland Beikircher. “Se necessario – precisano dal Comune - la deviazione sarà istituita anche negli altri giorni di apertura, sempre con relativa segnaletica”.

Poi c’è il consiglio di sfruttare gli orari (“per chi ne ha la possibilità”) tradizionalmente caratterizzati da minori afflussi, ovvero mercoledì dalle 7.15 alle 12.15 e giovedì, ancora dalle 7.15 alle 12.15 e anche dalle 13 alle 17.30.

I consigli diventano due guardando quello che viene portato dalle case al centro: “L’operazione di scarico – sottolinea Hugo Neumair, coordinatore dell’impianto di riciclaggio - è molto più veloce se si portano i rifiuti già differenziati. Spesso si nota anche che i cittadini conferiscono piccole quantità di metallo, carta e vetro, che potrebbero buttare anche nei bidoni delle isole ecologiche posizionati in vari posti della città e nelle frazioni. Le isole ecologiche sono state create proprio per evitare di accumulare a casa grandi quantità di rifiuti”.

E gli operatori richiamano anche l’attenzione sulla produzione di rifiuti: “Se produco meno rifiuti non devo sacrificare così spesso il mio tempo libero per lo smaltimento. Ed è anche una questione di tutela dell’ambiente: non basta più differenziare e riciclare, il nostro impegno deve partire al momento dell’acquisto, cercando di ridurre gli imballaggi, di scegliere bottiglie in vetro a rendere anziché in plastica, di usare sacchetti lavabili per l’acquisto di frutta e verdura e borse in stoffa anziché sacchetti in plastica per la spesa”.















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