Dalla danza un aiuto alle donne boliviane
Brunico. È stato accolto con grande soddisfazione a Brunico il successo di pubblico, registrato nonostante il periodo difficile dovuto all’emergenza Covid e alle restrizioni relative, dello...
Brunico. È stato accolto con grande soddisfazione a Brunico il successo di pubblico, registrato nonostante il periodo difficile dovuto all’emergenza Covid e alle restrizioni relative, dello spettacolo di danza tutto al femminile “Il respiro del bosco”, messo in scena da Elena Widmann con il supporto dell’associazione culturale “Il Telaio”. Una soddisfazione che ha riguardato le dieci danzatrici, che, dopo mesi di prove, hanno interpretato con sentimento e suggestione i loro ruoli individuali e le coreografie collettive nello spettacolo ispirato ad una serie di quadri del pittore fiorentino Luca di Castri, esposti lo scorso anno in un bosco a San Giorgio. E una soddisfazione riferita anche all’ideatrice, interprete e direttrice artistica dello spettacolo Elena Widmann, alla sua quarta fruttuosa collaborazione con “Il Telaio”. Ma una soddisfazione naturalmente riferita anche agli organizzatori, visto il tutto esaurito delle tre rappresentazioni resesi necessarie per ottemperare al prescritto distanziamento interpersonale nel piccolo auditorium della scuola di musica brunicense alla Casa Ragen.
La maggiore soddisfazione per tutti i soggetti coinvolti è stata però giustificata dalla generosità del pubblico, che, con le offerte spontanee donate al termine degli spettacoli, ha consentito di raccogliere ben 1.100 euro che saranno devoluti, attraverso l’Associazione brunicense per l’Amicizia fra le Città e l’Organizzazione per un modo solidale Oew di Bressanone, a un gruppo di donne della città boliviana di Cochabamba che hanno saputo reagire alla chiusura della fabbrica in cui lavoravano i mariti vendendo prodotti locali, in parte da loro stesse realizzati. A loro era ispirato anche uno dei brani interpretati dalle danzatrici, dal titolo assai significativo “La forza della fragilità”, che è stato un po’ il motivo conduttore di tutto il progetto.
A completare e a conferire una profonda suggestione allo spettacolo di danza hanno contribuito in maniera determinante l’accompagnamento musicale del noto percussionista Max Castlunger e la voce e l’interpretazione della cantante Cristina Cau. M.P.