Il corpo della guida sepolto sotto la neve 

Franz Xaver Mayr, 22 anni, non è stato ancora trovato. La slavina aveva una lunghezza di 600 metri e un fronte di 200



SELVA GARDENA. La vita dell'iceclimber tedesco disperso sotto la valanga in Vallunga a Selva Gardena è appesa ad un sottilissimo filo: il suo corpo non è stato ancora trovato, nonostante le ricerche riprese nel tardo pomeriggio di ieri. Il corpo della 22enne aspirante guida alpina del Baden Wuttenberg (Franz Xaver Mayr di Allgäu) è sepolto sotto 5 metri di neve che è stata scandagliata dagli uomini del soccorso alpino, dai vigili del fuoco di Selva e di Santa Cristina, dai carabinieri del Centro di addestramento di Vallunga il tutto con l'assistenza dell'elicottero e degli uomini di Aiut Alpin Dolomites che ieri mattina hanno rilevato dei segnali con le apposite apparecchiature che registrano la presenza del Recco addosso all'alpinista. Si tratta di speciali suoni emessi da barre di acciaio che vengono consigliate agli alpinisti per facilitare il loro ritrovamento. I segnali ricevuti da Aiut hanno dato impulso alle ricerche che però verso le 11 sono state sospese. L'arrampicatore purtroppo non aveva con sé l'Arva. Ieri c’era troppo caldo nella parte alta della Vallunga ed inoltre la cascata sulla quale è precipitata la valanga era instabile in alcuni punti. Dopo un breefing al Centro addestramento dei carabinieri, è stato deciso di riprendere la ricerca del disperso alle 17. Cosa che puntualmente è avvenuta. Il comandante dei vigili del fuoco di Selva Toni Mussner ha illustrato la situazione: «Il fronte della valanga caduta è molto ampio, dai 150 ai 200 metri, La lunghezza della slavina è di circa 600 metri., La massa nevosa è alta cinque metri ed è composta da alberi e materiale caduto. Si opera in condizioni molto difficili».

Con l'aiuto di potenti fotocellule, i soccorritori hanno scandagliato due parti della valanga che l'altra sera non erano riusciti a controllare con la dovuta cura. È il caso di ricordare che tutto si è verificato intorno alle 15 di mercoledì sulla "Missione impossible" la cascata di ghiaccio che caratterizza la Vallunga. I due iceclimber germanici - entrambi molto preparati – avevano partecipato ad un corso in Germania e indossavano l'abbigliamento consono - avevano già raggiunto la cima della cascata di ghiaccio e stavano scendendo a corda doppia dalla stessa. All'improvviso si è staccata un valanga enorme che ha colpito la cascata di ghiaccio. Il climber di 29 anni ha sentito il rombo della neve che cadeva ed è riuscito a mantenersi in una situazione di riparo dove è stato poi soccorso con il verricello dal Pelikan 2 che ha partecipato alla prima operazione di soccorso. Portato all'ospedale è stato giudicato guaribile in pochi giorni. Il secondo iceclimber è stato centrato in pieno dalla slavina e trascinato verso valle dove il suo corpo è stato sepolto da cinque metri di neve. A tarda sera risultava ancora disperso. Ma mai come in questo caso il termine disperso ha un significato, purtroppo, tragico. (e.d.)















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