Il modello gardenese per fare integrazione 

La Consulta di valle ha lanciato varie iniziative nell’ambito del progetto «Living»: incontri, caffè delle lingue, escursioni, opuscoli su associazioni e volontariato



VAL GARDENA. “Living in Val Gardena” è un progetto d’integrazione della Consulta per l’Integrazione di valle. È stato presentato ieri a Santa Cristina e punta a creare un percorso condiviso tra la popolazione locale e i nuovi abitanti (profughi, richiedenti asilo, migranti) alla scoperta delle abitudini, delle tradizioni e dei valori del territorio.

"Cosa significa vivere in una comunità montana come quella della Val Gardena? Quali sono i primi passi da realizzare per sentirsi parte di essa se si è arrivati da altrove? In Val Gardena – spiegano i promotori del progetto partendo da domande e interrogativi che sono serviti come premesse per progettare un intervento e un impegno - c’è un forte legame che crea relazioni sociali, ed è quello del volontariato". “Living in Val Gardena” vuole allora "dare il benvenuto e accogliere i nuovi abitanti dando loro opportunità di incontro, informazione e formazione. Il progetto ha lo scopo di rafforzare l’integrazione dei nuovi abitanti, nell’ottica di creare una cultura dell’accoglienza in Val Gardena, che fa della diversità culturale un punto di forza per il territorio".

In particolare, nel periodo di attuazione del progetto, da luglio scorso fino all'ottobre 2019, sono previste quattro attività. Durante i mesi autunnali e primaverili verranno organizzati i caffè delle lingue, ovvero degli scambi linguistici al gusto di caffè, per permettere l´apprendimento reciproco delle lingue. Verranno proposte delle gite in montagna che avranno lo scopo di far capire a chi non la conosce i segreti e la bellezza di andare in montagna un percorso per aprirsi a nuove prospettive. In primavera, poi, verrà organizzato un grande evento di benvenuto: verranno fornite informazioni utili, verranno narrate storie di successo di integrazione da parte degli stessi protagonisti e alcune associazioni interessate ad aprirsi a nuove adesioni si presenteranno al pubblico.

Verrà realizzata una brochure che racconta il volontariato e l’associazionismo in Val Gardena attraverso la voce dei protagonisti. Il libretto sarà arricchito da storie, fotografie che mettono in evidenzia anche le storie di integrazione, per invogliare i nuovi abitanti ad abbracciare questo costume sociale. Le informazioni verranno rese disponibili anche online.

"Living in Val Gardena" è nato come momento di sperimentazione di attività di benvenuto e integrazione dei nuovi abitanti nel territorio, e viene realizzato con l’idea di capire quali attività funzionano meglio e quali meno, al fine di poterle ripetere con successo in futuro. Il progetto è stato creato dai membri della Consulta per l’integrazione della Val Gardena assieme ai ricercatori di Eurac Research.

Living in Val Gardena si inserisce nel progetto transnazionale di Spazio Alpino "PlurAlps" – sviluppare capacità per uno spazio alpino pluralistico, co-finanziato dallo European Regional Development Fund attraverso il Programma Interreg Alpine Space.

La Consulta per l’integrazione è già scesa in campo per l’integrazione sviluppando delle iniziative, una a inizio ottobre ha visto alcuni “nuovi gardenesi” coinvolti in una gita in montagna.













Altre notizie

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: una lettera di Cesare Battisti a Benito Mussolini

Da Milano, Cesare Battisti scrive al collega giornalista Benito Mussolini, conosciuto ai tempi del soggiorno trentino di quest’ultimo. Battisti difende la causa di Trento irredenta e difende le ragioni di un conflitto italo-austriaco; ricorda al futuro duce la mobilitazione di tanti trentini mandati al fronte da Vienna. I contadini trentini, scrive, non seguono più i capoccia clericali, quelli sì austriacanti.

Attualità