Maltempo, spesi 900 mila euro 

Messo a disposizione di Pusteria e Badia un altro milione per il 2019



BADIA/PUSTERIA. I danni provocati dal maltempo in Pusteria e Badia sono ingentissimi e ammontano a quasi due milioni di euro. Finora sono state all'opera 16 ruspe, oltre 20 camion e 25 operai per tornare alla normalità dopo l'eccezionale ondata di maltempo che ha causato anche due vittime, entrambe nel territorio comunale di San Martino in Badia. Prima il vigile del fuoco volontario Giovanni Costa di 52 anni di Longiarù travolto ed ucciso da un albero sradicato dal fortissimo vento,poi il pensionato Agostino Paratscha di 81 anni caduto mentre stava cercando di riparare il tetto della sua abitazione. Alla fine dello scorso mese di ottobre le forti piogge hanno causato inondazioni che, con questa intensità e violenza, si verificano con un intervallo medio di 50 fino a 100 anni nelle zone della Val Badia, del Rio Sesto, della Drava e dell’alto corso della Rienza. In Alta Val Pusteria i danni maggiori si sono registrati a San Candido, specialmente agli edifici. Al di fuori delle zone abitate i danni maggiori sono stati registrati alle zone di vegetazione necessarie alla protezione di strade e infrastrutture. "A seguito del forte vento e della forza erosiva dell’acqua si è accumulato un grosso quantitativo di legname e detriti nei letti dei torrenti" , ha spiegato Rudolf Pollinger, direttore dell’Agenzia provinciale per la Protezione civile. Immediatamente dopo il violento maltempo l’Ufficio bacini montani Est dell’Agenzia per la Protezione Civile ha intrapreso gli interventi per la sistemazione delle aree colpite. Da inizio novembre 16 ruspe, oltre 20 camion e 5 capisquadra con complessivamente 20 operai si sono messi al lavoro per porre rimedio ai danni registrati specialmente nei Comuni più colpiti della Val Badia e della Pusteria. Fino a questo momento gli operai sono riusciti ad asportare la maggior parte dei depositi detritici e posto in sicurezza i punti interessati dalla maggiore erosione. "In questo modo i lavori più importanti per la protezione dei centri abitati colpiti sono stati eseguiti" ha detto Sandro Gius, direttore dell’Ufficio competente per questi interventi. Danni si sono registrati anche lungo la via Sesto, la strada della Val di Landro e quella della Val Badia, nonché lungo diverse piste ciclabili e da fondo. (e.d.)













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