Il ricordo

«Manuel, morire così a 41 anni è davvero sconvolgente» 

L'assessore provinciale Daniel Alfreider: «Abbiamo condiviso scuola, calcio e sci: era una persona straordinaria». L'ex azzurra dello sci Lara Magoni: «Era uno sportivo super, è difficile da accettare»


Massimiliano Bona


VAL BADIA. Morire a 41 anni per una malattia fulminante è dura da accettare per chiunque, ancor di più sapendo che si tratta di un ex atleta del giro azzurro come Manuel Pescollderungg, nel pieno dell’efficienza fisica. Una tragedia nella tragedia, perché Manuel era anche un marito presente e padre felice di due bambine piccole (Sofia e Anna).

A piangerlo sono anche gli ex compagni di classe e di squadra con cui è cresciuto nella piccola comunità di Colfosco. Tra loro c’è anche l’assessore provinciale Daniel Alfreider. «Abbiamo trascorso assieme alcuni dei migliori anni della nostra vita, dall’asilo alle scuole medie. Ma poi abbiamo condiviso anche la passione per lo sci e soprattutto per il calcio facendo tutta la trafila nelle giovanili dell’Alta Badia, squadra con cui abbiamo giocato in Seconda e Terza Categoria. Manuel non poteva che fare l’attaccante ed era sempre quello che correva più di tutti. Lo sport è sempre stato nel suo dna come testimoniano anche i risultati che ha ottenuto nello sci anche a livello agonistico. Non era solo un maestro ma anche un istruttore nazionale di sci tra i più ricercati».

In carriera Pescollderungg vanta sei presenze nel circuito di Coppa del mondo e una serie di piazzamenti nella top ten di Coppa Europa fra il 2004 e il 2010. Alfreider tiene a ricordare il suo carattere solare, la grande energia e la generosità. «Era una persona vera e di compagnia. In valle gli volevano tutti un gran bene. Era davvero impossibile non volergliene. Oltre a sciare gestiva anche, con la famiglia, il residence Bondì a Colfosco. La sua morte mi ha toccato nel profondo: sono vicino ai genitori Mariangel e Rosa, alla moglie Manuela, alle due bimbe Sofia e Anna e alle sorelle Tanja e Michela».

Una morte, quella di Pescollderungg, difficile da accettare anche perché è arrivata nel giro di poche settimane. All’inizio di febbraio aveva portato la moglie all’ospedale per partorire la secondogenita. Ha iniziato a sentirsi stanco e con un rapido check-up ha scoperto di essere malato. E dall’ospedale di Bolzano, purtroppo, non è più uscito.

L’intera val Badia è ancora sconvolta dalla notizia. Ma anche altri ex campioni dello sci azzurro lo ricordano come un ragazzo straordinario. «Come un fulmine a ciel sereno - racconta Lara Magoni - la morte dell'ex slalomista della Nazionale Manuel Pescollderungg mi ha profondamente colpita e lasciata inerme. Non si è mai pronti a leggere una notizia così drammatica: a soli 41 anni, Manuel ha raggiunto il cielo a causa di una malattia fulminante che se l'è portato via. È incredibile pensare che un atleta e uno sportivo come lui possa essere colpito da un destino così tragico, lasciando un vuoto incolmabile in tutta la famiglia della Fisi, della montagna e della neve. In queste ore tristi, mi stringo con forza alla sua famiglia e alle sue bambine». 













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