Selva, troppe pubblicità «nascondono» il paesaggio 

Accanto a piste e strade si moltiplicano cartelli e avvisi spesso non autorizzati Giro di vite del Comune: «Più controlli su imposte dovute e impatto ambientale»


di Ezio Danieli


SELVA GARDENA. Anche quest’anno, all’inizio della stagione invernale, si ripete quanto visto negli ultimi anni: cartelli pubblicitari con le caratteristiche e le forme più svariate spuntano a bordo strada e vicino alle piste a Selva. E il Comune ci sta: “Da un lato – spiega il sindaco Rolando Demetz – c’è da considerare che chi espone bandiere, striscioni, annunci di ogni tipo non paga la prevista imposta, ma poi, dall’altro lato, va detto che, se la pubblicità supera una certa dimensione o resta esposta per un certo periodo, ci vuole una specifica richiesta agli uffici comunali”. Infatti, al di là del messaggio, la pubblicità, soprattutto se grande o "insistente" ha un certo impatto su ambiente e paesaggi. Chiaro che si scelgono gli scorci di Selva o di altre località turistiche per il richiamo, “ma l’impressione data è brutta”, sottolinea il sindaco, che annuncia un giro di vite: “Vogliamo tenere più sotto controllo questo fenomeno, poi con il prossimo anno penseremo a rivedere il regolamento. Finora, quest’anno non si sono registrati tanti casi di pubblicità non autorizzate, ma è il caso di mettere ordine, anche perché succede che chi piazza uno striscione o un cartello magari con il proposito di toglierlo dopo un paio di giorni invece lo dimentica, e quello resta lì per settimane e mesi”.

Così, per la stagione invernale in corso parte un piano di controlli al fine di accertare le insegne abusive e la conseguente evasione dell’imposta sulla pubblicità, da pagare entro il 31 gennaio di ogni anno o, per gli impianti pubblicitari stagionali, prima dell’esposizione. Il Comune invierà un “avviso di cortesia”, che non esime il contribuente dall’attivarsi per il pagamento spontaneo. Intanto, il Comune fornisce alcune regole. Tutti gli impianti pubblicitari visibili da un luogo pubblico devono essere autorizzati dal Comune ai fini dell’applicazione della relativa imposta. Per bandiere, locandine e simili di piccola dimensione e temporanee la domanda di installazione può essere sostituita dalla dichiarazione ai fini dell’imposta e l’autorizzazione avviene con il silenzio assenso. Per impianti lungo le strade pubbliche, in particolare fuori dal centro abitato o in luoghi soggetti a tutela paesaggistica, nel verde alpino (anche lungo le piste da sci e in prossimità di impianti funiviari), il procedimento di autorizzazione coinvolge altre amministrazioni. Sono vietati gli impianti che creano confusione con la segnaletica stradale, quelli che distraggono l’automobilista, quelli che si confondono con insegne di pubblica utilità ed è vietata la collocazione di cartelli e altro sul suolo pubblico o soggetto al pubblico transito o che possano creare intralcio a viabilità e pedoni.













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