«Un passo dal cielo» ai saluti tra le polemiche
La conferma dopo la nostra indiscrezione. Casting in Veneto, delusa l’agenzia locale La versione di Idm: «La produzione ha girato due giorni in Alto Adige, poi ha ritirato la domanda»
Braies. Per la nuova stagione di «Un passo dal cielo 6» sono previste 8 puntate che saranno piene di new entry e colpi di scena. Questo promette la produzione del serial che da quasi 10 anni tiene inchiodati milioni di spettatori su Rai 1 una volta alla settimana. Però non dice che cambierà anche la location. Infatti la famosa fiction dalla prossima stagione si sposta in Veneto, pare sul lago di Misurina. Tant’è che già nel passato weekend sono iniziati i casting che si sono tenuto a Ponte delle Alpi e a valle di Cadore, entrambe in provincia di Belluno, a cui hanno partecipato un migliaio di persone. Infatti la Eagle Service, l’agenzia che curava il casting di Un passo dal cielo, e che ha curato quello di Curon per Netflix, nel suo sito non accenna a nessun casting in regione per sesta stagione della fiction che si sarebbe dovuta girare al lago di Braies. «Ufficialmente noi ancora non abbiamo ricevuto nessuna disdetta, - ci dice la contitolare dell’agenzia Eagle, Valentina Lagrossi - ma ho visto che sono già stati fatti casting in Veneto, direi che è stato già tutto deciso. Nei prossimi giorni andremo alla Idm per avere spiegazioni. Abbiamo saputo che la gestione dei parchi non vuole più dare permessi per girare. Alla Lux Vide hanno proposto di girare, e sono qualche scena, in val Senales. Ma non è la stessa cosa. La valle è più stretta, difficile da gestire. Danno la colpa di questa decisione all’eccesso di turisti e ai loro comportamenti al Lago di Braies. Io invece penso che i turisti non fossero troppi, e che se ci sono stati atti di maleducazione non è certo colpa nè della Lux Vide, nè nostra, nè degli attori o altro. La cosa mi dispiace e mi preoccupa molto, perchè anche noi, come tanti lavoratori dello spettacolo, siamo stati fermi dei mesi e il settore è stato particolarmente massacrasino è parco. Non si gira più in Alto Adige? Temo che questo crei un pericoloso precedente. È un errore e un peccato perchè il cinema era una voce importante per l’occupazione in regione, e tanti perderanno il lavoro. Aspettiamo di sapere cosa è successo». A Idm fino a pochi giorni fa negavano di avere rinunciato alla nuova serie di «Un passo dal cielo» e che aspettavano la decisione della film comission che sarebbe arrivata a metà luglio. Invece, come dicevamo, tutto era già stato deciso. Addirittura l’agenzia di casting veneta, scrive che le riprese sarebbero dovute iniziare nello scorso maggio, ma sono state interrotte per l’emergenza sanitaria. Questa la risposta di Idm. «Possiamo confermare che la casa di produzione Lux Vide ha fatto domanda per la sesta stagione di “Un passo dal cielo” al fondo provinciale audiovisivo gestito dalla Film Fund & Commission di IdmAlto Adige, che è stata ufficialmente ritirata da Lux Vide. Il ritiro della domanda è stata una decisione della casa di produzione Lux Vide che è stata poi comunicata ad Idm. Per quanto riguarda le ragioni riteniamo che la casa di produzione sia l’interlocutore più adatto. Visto che siamo in continuo scambio con la produzione sappiamo tuttavia che la decisione è motivata da aspetti creativi e produttivi. Visto il parere negativo da parte dei parchi naturali, cioè della ripartizione 28 della Provincia, di girare nelle zone scelte dalla produzione si è cercato di trovare altre soluzioni e location in Alto Adige. Queste non sono però state accettate dalla Rai, committente della serie, che non voleva cambiare il setting. La collaborazione con Lux Vide è sempre stata molto piacevole, è stata un grande passo per la Film Location Alto Adige, perché ha dato lavoro a tante eccellenze altoatesine e la produzione è veramente dispiaciuta di dover lasciare il lago di Braies dove – come dicono loro – si sono sentiti a casa”. Quanto al fatto che le riprese sarebbero dovute iniziare in maggio e che quindi già allora era stato tutto deciso, rispondono: «Dell’ inizio delle riprese a Maggio non sappiamo nulla, però possiamo confermare che la produzione ha già girato due giorni in Alto Adige (25 e 26 giugno). Una produzione è libera di girare anche prima della decisione della giuria della Film Commission – ovviamente a proprio rischio. In questo caso hanno girato e poi deciso di ritirare la domanda». Forse è stato svelato il mistero. Sarà un bene per la Val Pusteria? Sarà un danno, dato che pare che i turisti siano aumentati del 30% solo grazie alla fiction?