Polizia

Questura, rivoluzione passaporti

Per ridurre i tempi d’attesa, il personale passa da 5 a 11 unità e, a breve, arriveranno altri quattro impiegati dalla Provincia. Le postazioni a cui gli utenti potranno rivolgersi saliranno da due a cinque: dalle 70 pratiche acquisite giornalmente si passerà a breve alle 170


Paolo Tagliente


Bolzano. Passaporti, è arrivata la svolta. E non è una svolta da poco perché, a Bolzano, e tra poco anche nel resto della provincia, non sarà più necessario attendere mesi per poter avere il passaporto. Il nuovo questore, Paolo Sartori, infatti, ha provveduto a una riorganizzazione dell'ufficio passaporti che sta dando già ottimi risultati e che, una volta a regime, consentirà di acquisire circa 170 pratiche al giorno, contro le 70 di poche settimane fa. A illustrare le novità, ieri mattina, c'erano il questore stesso, l'assessora provinciale Ulli Mair; Maria Lomartire, primo dirigente nonché responsabile facente funzioni dell'Ufficio Passaporti e una sovrintendente.

«Non devo certo spiegarvi quali sono le problematiche legate all'ottenimento del passaporto in tutto il Paese - ha detto Sartori - e la loro risoluzione è una delle priorità del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno. In questa direzione vanno anche le novità che abbiamo introdotto nei giorni scorsi. Ad onor del vero, però, va ricordato che prima di rilasciare il passaporto, gli uffici della questura svolgono un lavoro di indagine per verificare che chi ha presentato la richiesta abbia tutte le carte in regola per ottenerlo».

Il personale triplicherà

Il personale addetto all'ufficio passaporti, composto da agenti della polizia di stato e impiegati civili, è salito da cinque a undici unità. A loro, prossimamente, si aggiungeranno altri quattro impiegati della Provincia. Ecco spiegata la presenza, alla conferenza stampa dell'assessora Mair che, ieri, rappresentava la Giunta provinciale e l'assessora al personale Magdalena Amhof. «Nel nostro programma - ha spiegato Mair - si parla espressamente di una fattiva collaborazione con le forze dell'ordine presenti sul territorio. Una collaborazione che si traduce nel fornire del personale, come in questo caso, ma anche in supporto economico. Il potenziamento dell'ufficio passaporti è solo il primo di una serie di progetti che abbiamo in cantiere, per migliorare i servizi per i cittadini, ma anche per aumentare la loro sicurezza».

Più postazioni, più rapidità

Le postazioni adibite alla ricezione degli utenti passano da due a tre e, nel prossimo futuro, saliranno a cinque. Un potenziamento che, una volta a regime, consentirà l'acquisizione di circa 170 pratiche al giorno invece delle 70 precedenti. Per avere un'idea di quanto migliorerà la situazione, basti pensare che, ad oggi, dopo la riorganizzazione dei giorni scorsi, le pratiche in entrata giornaliera sono già salite a quota 110.

Agenda elettronica senza limiti

Decisa l'apertura "sine die" dell'agenda ordinaria. Per fare un esempio concreto, ora è possibile fare una prenotazione e ottenere un appuntamento per ottobre, in regime di agenda ordinaria. Grazie all'aumento dei posti giornalieri disponibili derivanti dalla riorganizzazione, vi è in questo momento la possibilità di prenotare l'appuntamento entro la fine del mese di aprile. Per i casi di urgenza motivata e certificata, inoltre, è stata costituita una speciale Agenda Prioritaria, che rimane aperta per i 30 giorni successivi e viene aggiornata quotidianamente. Nel caso in cui l'urgenza sia tale da avere la necessità di ottenere il passaporto in tempi inferiori ai 15 giorni, il cittadino ha la possibilità di segnalare questa urgenza scaricando un modulo inserito nell'Agenda prioritaria, consegnandolo poi direttamente in questura, nell'orario mattutino di apertura dell'ufficio.

Stop ai furbetti

«In passato - ha detto Sartori - ci sono stati casi di persone e agenzie che prenotavano l'appuntamento per il passaporto, facendosi poi pagare». Questa pratica non sarà più possibile perché ogni accesso con un singolo Spid consente di effettuare prenotazioni al massimo per due persone. Persone che non saranno sostituibili.

Gli appelli del questore

A fronte di queste novità, che prossimamente riguarderanno anche i commissariati di Merano, Bressanone, San Candido, Brennero e il posto di Polizia di Malles, il questore ha chiesto un impegno anche ai cittadini. «È opportuno - spiega - che le persone si presentino nel giorno in cui hanno prenotato: in media, il 10 per cento dei prenotati non si presenta all'appuntamento, rallentando così le procedure. Poi c'è chi ottiene il passaporto e non passa a ritirarlo: all'ufficio passaporti, da più di un mese ce ne sono 172 in giacenza».













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