BOLZANO. La notizia si può raccontare in diversi modi, come farebbe Queneau nei suoi mitici esercizi di stile: Bolzano perde una stella (peccato); Merano guadagna una potenziale stella e raddoppia, visto che brilla già la stella di Sissi (bel colpo); a Bolzano non ci sono più due dei ristoranti più frequentati; a Merano se ne aggiungeranno due o forse tre o forse persino quattro, considerato il "format" che i protagonisti di questa storia hanno in mente; a Merano c'è un passaggio di consegne importante; una delle famiglie storiche del turismo in val Badia riparte da Merano.

Gli "esercizi" potrebbero continuare a lungo. La sostanza è però una: da venerdì a Bolzano non c'è più il ristorante Tree Brasserie così come non c'è più In viaggio, il ristorante che grazie allo chef Claudio Melis ha riportato una stella Michelin a Bolzano dopo vari decenni.

Melis insieme alla moglie Monica Wieser (figlia e nipote di quelli che sono stati fra i fondatori del turismo in val Badia) ha prima guidato il Kaiserkron, aggiungendovi appunto "In viaggio" (subito premiato dalla Michelin) per poi passare ai piedi dell'Hotel Luna. Alle spalle, aveva già una lunga esperienza internazionale, partita da Gadoni, dov'è nato in Sardegna, per poi passare dalla scuola alberghiera di Sassari all'università della cucina del grande Gualtiero Marchesi e alla guida di più ristoranti di successo nei Paesi Arabi.

Ora lascia Bolzano all'improvviso - e la città perde dunque un altro pezzo importante, non solo per quel che riguarda la ristorazione - per prendere un testimone importante da un'altra storica famiglia dell'ospitalità altoatesina: i Meister. Che da lunedì lasceranno per così dire alla coppia Melis-Wieser le chiavi dell'hotel Irma di Merano, un luogo storico, a cavallo fra art nuoveau e art decò, da sempre richiamo per un turismo internazionale d'alto livello. È lì - nell'albergo che la coppia gestirà insieme ai principali collaboratori che da sempre affiancano Claudio e Monica e anche insieme al figlio Tito Giuliano, che sta affacciandosi all'attività di famiglia - che fra poco apriranno più ristoranti ed è lì che ripartirà anche il "viaggio" culinario - per giocare col nome del suo "stellato" - di Melis.

Il tutto dentro una sorta di nuovo ragionamento - fatto di camere e di sapori - sull'ospitalità globale. Potrebbe essere anche una specie di laboratorio per provare a immaginare il futuro turistico di questa terra sempre alla ricerca di un nuovo profilo, di una vocazione piena di futuro.