VIOLENZA

Selva, aggrediscono l'autista di un autobus per rubargli il cellulare: un arresto e due denunce

In manette un 20enne; denunciate anche due ragazze (18 e 19 anni) che hanno partecipato all'aggressione



BOLZANO. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ortisei hanno arrestato un ventenne per rapina e deninciato a piede libero le due ragazze che lo hanno spalleggiato.

Una scena di sconsiderata violenza è stata quella per la quale sono stati  chiamati a intervenire i militari della Compagnia Carabinieri di Ortisei alcuni giorni fa a Selva di Val Gardena.

A turbare la pace della valle innevata è stata l’azione coordinata da un gruppo di giovani che, per il modestissimo bottino di un telefono cellulare, hanno aggredito brutalmente l’autista di un autobus di linea extraurbana, ferendolo al volto e distruggendo le vetrate del bus per guadagnare l’uscita.

Un senzatetto di origine tunisina e due giovani italiane sono i protagonisti di questo episodio di violenza urbana che i militari dell’Arma hanno subito ricostruito arrestandone i colpevoli.

Secondo quando appurato dai Carabinieri, il tunisino avrebbe reagito violentemente alla richiesta di vedere il biglietto da parte dell’autista, percuotendo questo con calci e pugni fino a lasciarlo stordito a terra.

Successivamente i tre si sono spostati al centro della vettura dove, utilizzando il martello di sicurezza, hanno infranto i vetri della porta aprendo un uscita da cui dileguarsi.

La pronta risposta dei militari della Compagnia Carabinieri di Ortisei ha permesso di prestare immediato soccorso al conducente ferito, riuscendo a rintracciare i tre giovani ancora in zona, sporchi di sangue e ancora in possesso del telefono sottratto all’autista.

A tradire l’aggressore sono stati i profondi segni e le escoriazioni rimaste sulle sue mani a causa dei violenti colpi inferti al malcapitato conducente del bus, immediatamente notate dei militari durante il controllo che, insospettiti dalle ferite ancora sanguinanti, hanno proceduto alla perquisizione personale rinvenendo il telefono oggetto della rapina.

I tre giovani sono ora chiamati a rispondere delle ipotesi di reato di concorso in rapina, danneggiamento aggravato e lesioni personali, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano. Il ventenne tunisino in stato di arresto (per la sua condotta attiva e più grave), le due giovani – una di diciotto e una di diciannove anni – in stato di libertà.













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