Ambiente

Sostenibilità, i passi di Carezza Dolomites per ridurre le emissioni di gas serra

Il direttore Eisath: «Dall’acquisto di motoslitte più efficienti all’installazione di rubinetti a risparmio idrico. Forniamo più pasti vegetariani ai nostri collaboratori e nel 2020 siamo passati del tutto a energia elettrica verde prodotta da centrali idroelettriche altoatesine»



NOVA LEVANTE. Carezza Dolomites da 5 anni è membro di turn to zero, una comunità di più aziende che punta ad accelerare un’efficace tutela del clima. L’obiettivo è ridurre al minimo tecnicamente possibile le emissioni di gas serra attraverso continui investimenti. Il consorzio ha fatto un altro passo verso l’obiettivo, grazie a una riduzione delle emissioni di gas serra dalle 98,6 tonnellate di CO2 equivalenti (CO2e) del 2022 alle 466,2 tonnellate di CO2e emesse l’anno scorso.

L’impronta di carbonio di Carezza Dolomites nell’anno 2023 è stata analizzata da turn to zero in tre ambiti diversi. Le emissioni dirette sono state ridotte da 310,9 tonnellate di CO2 e a 289,1 tonnellate di CO2e, quindi dal 62 al 58%. «La significativa riduzione delle emissioni da combustione stazionaria va ricondotta principalmente al dimezzamento dell’olio combustibile necessario. Le emissioni provenienti dal parco macchine sono diminuite leggermente, passando da 292,6 a 281 tonnellate, per cui questa categoria costituisce ancora la quota maggioritaria delle emissioni dirette», osserva il report pubblicato da turn to zero.

Le emissioni indirette che riguardano elettricità, teleriscaldamento e -raffreddamento nel 2023, come già nel 2022, sono state dello 0%. Questo dato va ricondotto al fatto che il fabbisogno energetico sia interamente soddisfatto da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda, invece, le emissioni indirette da processi aziendali e beni di consumo, il terzo ambito dell’analisi, è stato possibile raggiungere una riduzione di 10,6 tonnellate, passando dal 38 al 36 per cento. Turn to zero trae quindi la conclusione: «Nel 2023 Carezza ha ridotto le sue emissioni totali a 466,2 tonnellate di CO2e (93%), che rappresentano una diminuzione rispetto alle 498,6 t di CO2e dell’anno precedente. I dati mostrano che le sfide più grandi e allo stesso tempo il maggior potenziale per ridurre le emissioni di gas serra sono nell’ambito del proprio parco macchine e delle emissioni legate all’energia». 

Florian Eisath, direttore di Carezza Dolomites, prende atto dell’analisi con soddisfazione: «Negli scorsi cinque anni ci siamo prefissati diversi obiettivi intermedi per ridurre drasticamente le nostre emissioni. Nel 2023 sono stati l’acquisto di motoslitte più efficienti o l’installazione di rubinetti a risparmio idrico. Ma riteniamo importante anche fornire più pasti vegetariani ai nostri collaboratori e nel 2020 siamo passati del tutto a energia elettrica verde prodotta da centrali idroelettriche altoatesine. Dalle quasi 1500 tonnellate di CO2e del 2019 ora siamo arrivati a poco meno di un terzo. Tutto questo da una parte, naturalmente, ci rallegra e dall’altra ci stimola a continuare a lavorare nella stessa direzione con convinzione e con tutte le forze e a favorire la tutela del clima». 

Per diminuire ulteriormente le emissioni di gas serra nel 2024, turn to zero consiglia: «Carezza dovrebbe continuare a investire nelle tecnologie pulite, per ridurre queste emissioni e ottimizzare ulteriormente la mobilità dei collaboratori». Le collaboratrici e i collaboratori di Carezza Dolomites sono incoraggiati a raggiungere il posto di lavoro in e-bike. In merito a ciò, la direzione aziendale collabora con i rivenditori locali di biciclette e sovvenziona l'acquisto di un’e-bike. «In questo modo possiamo ridurre le emissioni e lavorare ai nostri obiettivi climatici, ma allo stesso tempo investiamo anche nella salute delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori. È una situazione win-win per tutti», conclude Eisath.













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