Case

Studenti, nuovo record di affitti Richieste tra 450 e 650 euro

Zuliani: «Bolzano supera abbondantemente le città universitarie come Padova e Bologna. Ora serve una cabina di regia tra Comune, Provincia, privati e Libera Università per una strategia di calmieramento»



BOLZANO. Lo si immaginava ma, visti così, sono numeri che mettono ansia: i prezzi degli affitti per gli studenti a Bolzano doppiano quelli delle grandi città universitarie, da Padova a Bologna. A Padova 404 euro medi per una stanza singola e 231 per la doppia, Bologna 482 e 249, per non parlare di Roma.

Qui, invece, se un povero cristo che voglia studiare a Unibz si avvicina ad un alloggio si trova davanti ad una richiesta di 650 euro mensili per una stanza singola e 450 per la doppia. Questo come possibile prezzo massimo. Ma il medio non è da meno: 500 mensili. Che scendono a sfiorare i 400 se la stanza viene condivisa. Insomma, una città respingente. E sì, rileva il Mua (Movimento universitario altoatesino) e yost.apartments, la struttura di affiancamento agli studenti nata da una costola dell'Upad, che nell'ultimo anno gli incrementi sono stati minimi. E non massimamente rilevabili come un boom. Ma quando si parte da posizioni già elevate ogni piccolo incremento fa salire ancor più la febbre. L'ha detto pochi giorni fa il nuovo rettore Alex Weissensteiner: potessi scegliere dove intervenire con una bacchetta magica lo farei sul carovita bolzanino. Che sta condizionando lo sviluppo di Unibz e anche quello delle imprese che hanno poca scelta abitativa plausibile per la loro possibile forza lavoro specializzata. Il servizio yost, comunque tiene in piedi quello che è un "ring" spesso in grado di far incontrare domanda e offerta, attraverso quello che loro chiamano "match proprietari-studenti". Luoghi e incontri dove si possono spuntare buone occasioni E questi spazi di dibattito e inclusione della domanda e dell'offerta hanno visto aumentare molto il numero dei partecipanti dal 2017, quando tutto è iniziato, ad oggi.

Dice Stefano Zuliani, che cooordina servizio e elabora gli studi comparati sulle offerte: «Si è confermato un incremento, seppur leggero negli ultimi mesi, dei prezzi sul mercato privato». Tanto che solo Milano, che vede nel suo circuito urbano i prezzi della case più alti d' Italia, riesce a sopravanzare seppur di poco i record bolzanini. Soluzioni? «Certo serviranno gli interventi tra Provincia e Comune per sollecitare progetti privati di studentati anche se poi alla fine il tetto è stato fissato a 600 euro per stanza. Ma occorre fare un salto di qualità complessivo». E per il Mua e yost il salto consiste nell'installazione di una cabina di regia che sia in grado di mettere insieme tutti gli operatori, dalla Provincia al Comune, dalla stessa Unibz ai privati con anche organizzazioni in grado di mediare sul mercato come Mua, per coordinare le politiche abitative, trovare gli spazi di attenuazione dei costi e, nel caso, riuscire ad integrare con contributi provinciali lo spazio che intercorre tra richiesta del mercato e possibilità effettive degli studenti e delle loro famiglie. Ricordiamo a latere che di recente il Comune ha dato l'ok a tre studentati per un totale di 564 posti letto. Tempi, entro il 2026. Si tratta degli edifici di proprietà della Straudi e di Decor Strl (di Bartolomeo Senette), ambedue in via Mayr Nusser a pochi passi da ponte Virgolo, e di Nicola Dalle Nogare, negli spazi dell'ex Telecom a fianco di ponte Resia. P.CA.













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