Alle urne

Tanti appelli al voto. Muser: «Queste elezioni segneranno la rotta per il futuro»

Il vescovo e la Commissione diocesana per i problemi sociali e del lavoro: «La missione della Chiesa è politica. Al centro la tutela della dignità di ogni essere umano, la voce per i poveri, l’impegno per la pace». I sindacati: «Votare per influire sulle scelte». I biologi:  «Alle urne pensando all'ambiente»

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BOLZANO. Si moltiplicano gli appelli al voto in Alto Adige a pochi giorni dalle elezioni provinciali di domenica 22 ottobre. Un appello ad andare alle urne arriva dal vescovo Ivo Muser e dalla Commissione diocesana per i problemi sociali e del lavoro. «Non dobbiamo essere indifferenti alle sfide politiche, sociali e ambientali». «Queste elezioni provinciali segneranno la rotta per il futuro, per questo invito ad andare alle urne», sottolinea il vescovo di Bolzano.

Per alcuni la Chiesa è troppo politica. «Ma la missione della Chiesa è eminentemente politica», afferma Muser, che con la Commissione diocesana per i problemi sociali e del lavoro ricorda come spesso si dica che la Chiesa dovrebbe concentrarsi sull'essenziale: «E’ vero, ma non sarebbe corretto, in questo contesto, riferirsi esclusivamente all'altare (celebrazione della liturgia) e al pulpito (annuncio), “perché una tale limitazione non corrisponde in pieno al messaggio del Vangelo: il culto e il servizio al prossimo non possono essere separati l'uno dall'altro».

«La domanda su come la Chiesa debba essere politica non riguarda una questione quantitativa, del fare più o meno politica, ma una questione qualitativa, ossia per quali contenuti e quali valori la Chiesa si impegna, per cosa e per chi si batte», continua monsignor Muser. La Chiesa mette al centro la domanda di Dio, Cristo e il suo Vangelo, «e quindi sempre anche la tutela della dignità di ogni essere umano, la voce per i poveri e i bisognosi, l'impegno per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato», rimarca il vescovo.

Appello anche dai sindacati: "La Provincia di Bolzano sarà chiamata ad affrontare una serie di sfide importanti. Votare significa assumersi delle responsabilità e influire sulle future scelte della politica. Non andare a votare ha come unico effetto che altri decidano per voi", affermano i segretari generali Cristina Masera (Cgil/Agb), Donatella Califano (SgbCisl) e Mauro Baldessari (Uil-Sgk). Le Confederazioni sindacali hanno già presentato alle forze politiche una piattaforma unitaria con le priorità per la prossima legislatura in vari ambiti, dalla sanità alla qualità del lavoro, dall'equità sociale alle misure per calmierare i costi dell'abitare.

Prendono posizione anche i biologi: "Votare alle prossime elezioni regionali pensando all'ambiente", è l'invito che rivolgono agli elettori altoatesini l'Associazione Biologhe e Biologi dell'Alto Adige e "Scientists4Future. "Siamo nel mezzo di una crisi della biodiversità a livello mondiale. Alcune delle principali ragioni dell'estinzione delle specie sono la perdita di habitat, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e i cambiamenti climatici. Tutti questi fattori si applicano anche all'Alto Adige". "È quindi urgente intervenire contro la continua perdita di biodiversità nel nostro Paese. Gli obiettivi fissati dall'Ue di proteggere almeno il 30% del territorio nazionale e di ripristinare almeno il 20% degli ecosistemi degradati devono essere finalmente presi sul serio e attuati dal nostro futuro governo provinciale", sostengono i biologi. 

Il 22 ottobre verranno eletti i 35 membri del Consiglio provinciale. Successivamente, questi eleggeranno al loro interno il presidente della Provincia e la Giunta provinciale. Sono 488 i candidati in corsa, per un totale di 16 liste.

42.197 dei 429.841 altoatesini aventi diritto al voto hanno già potuto esprimere il loro voto per corrispondenza. Tutti gli altri sono ora chiamati a votare domenica. I seggi elettorali sono aperti dalle 7.00 alle 21.00. Lo spoglio dei voti avverrà subito dopo.













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