IL VERDETTO

Trent'anni di carcere per l'omicidio di Marianne Obrist

Condannato Rabih Badr: è stato il marocchino di 34 anni ad aver massacrato e ucciso a Bressanone la donna con cui conviveva



BOLZANO. Trent'anni di reclusione. E' questo l'esito del processo davanti al giudice Peter Michaeler a carico di Rabih Badr, il marocchino di 34 anni finito in carcere con l’accusa di aver massacrato e ucciso la donna con cui conviveva.

Marianne Obrist, 39 anni, originaria di Lazfons ma residente a Millan, quartiere residenziale di Bressanone, era stata massacrata in casa a colpi di mazza da baseball.

All’imputato la Procura ha contestato tre aggravanti, cioè di aver agito con crudeltà, di aver approfittato della condizione di minorata difesa in cui si trovava la vittima e di aver approfittato della sua posizione di convivente, dunque con abuso di relazioni domestiche. Aggravanti da ergastolo, ma chiedendo il processo con rito abbreviato Badr poteva arrivare a una pena massima a 30 anni di reclusione. E così è stato.













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