l’incidente

Turisti aggrediti dalle mucche. Una testimone: «E' stato un cane ad innervosirle»

L’aggressione sull’Alpe di Siusi. Il vicepresidente dell’Unione agricoltori Gasser: «Importante tenere i cani al guinzaglio e non avvicinarsi alle mandrie»

IL VIDEO. I soccorsi con l’elicottero



BOLZANO. A mettere in stato di agitazione la mandria che ieri (domenica 16 luglio) ha aggredito due turisti sull’Alpe di Siusi sarebbe stato un cane (al guinzaglio) di una famiglia di turisti che passava vicino alle mucche e queste, innervosite, avrebbero reagito. Ad essere attaccata, però, non è stata la famiglia col cane che nel frattempo era andata avanti, ma altri turisti che si trovavano vicini in quel momento.

Lo ha detto, ai microfoni di Rai Alto Adige, una testimone dell’incidente avvenuto ieri poco distante dalla Baita delle Marmotte. Due persone sono state ferite, una donna bellunese 40enne ricoverata a Bolzano con traumi al torace e un turista trentino portato a Bressanone. 

Solo il rumore (provvidenziale) del motore degli elicotteri intervenuti per soccorrere i due feriti avrebbe consentito di allontanare le mucche che erano ancora molto agitate. 

E il vicepresidente dell'Unione agricoltori altoatesini (FFS) Daniel Gasser, parlando con il portale stol.it rileva che le mucche “sono animali pacifici che non diventano aggressivi da soli”. Il problema sarebbe appunto quello dei turisti che sempre più spesso hanno uno o più cani con sé e spesso li lasciano correre liberamente, quindi il suo appello è a tenere i cani al guinzaglio e non avvicinarsi troppo alle mandrie di mucche. 













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