il femminicidio

Uccisa a Rovereto, dal Governo nuove norme “per allontanare dal territorio nazionale soggetti pericolosi”

Il sottosegretario Molteni al Comitato per l’ordine pubblico: “Evitare che la vulnerabilità diventi un problema di sicurezza. Non solo repressione e prevenzione, ma anche gestione sociale” (foto Ansa)

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TRENTO. "Dobbiamo evitare che fatti criminali come questi si possano ripetere: c'è un tema legato alla sicurezza, all'immigrazione, ma anche alla gestione sociale e sanitaria di soggetti vulnerabili a fronte di un afflusso migratorio che sta subendo un incremento, soprattutto per l'instabilità che c'è nel Mediterraneo, degli arrivi di minori non accompagnati". Così il sottosegretario all'interno, Nicola Molteni, a Rovereto per il Comitato di ordine e sicurezza pubblica convocato dopo l'uccisione di Iris Setti, la sera del 5 agosto scorso.

Omicidio di Rovereto, il sottosegretario Molteni al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: «Lo Stato è vicino alla comunità»

I soggetti pericolosi e psicologicamente instabili non possono restare sul territorio nazionale e vanno espulsi. E alzeremo il livello di attenzione sul territorio. Lo ha detto il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni, che ha partecipato in rappresentanza del governo al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato a seguito del brutale assassinio di Iris Setti.

"Ci sono dei fenomeni di vulnerabilità, di marginalità rispetto ai quali il Ministero dell'interno e il Ministero della salute possono far fronte, per evitare che i casi di fragilità diventino problemi di sicurezza. Si vuole affrontare il problema non solo dal punto di vista preventivo e repressivo, ma anche di contenimento per gli aspetti di natura sociale", ha aggiunto Molteni.

Il sottosegretario ha parlato anche di regolamentazione dell’afflusso di stranieri. "Il governo è impegnato a contrastare l'immigrazione clandestina: c'è un lavoro straordinario da parte del presidente del Consiglio e del governo tutto per ridurre i flussi in ingresso, che vuol dire avere meno sbarchi, meno morti e meno problemi di gestione dell'accoglienza sui territori".

"Il fatto che il presidente del Consiglio e il ministro dell'interno abbiamo deciso di portare a settembre un decreto sicurezza con elementi nuovi per affrontare la sicurezza sui territori e una nuova normativa per allontanare dal territorio nazionale soggetti pericolosi è la dimostrazione di grande serietà e attenzione del governo", ha aggiunto Molteni.

VALDUGA. "È stato importante fare questa revisione del percorso, che ha dimostrato come un lavoro in sinergia su questo territorio sia un dato di fatto. È evidente che ci sono situazioni che sono in un limbo normativo e nella possibilità di gestione. Prendiamo atto con favore dell'impegno a rivedere norme che non consentono alle istituzioni un intervento efficace su alcune puntuali situazioni". Così il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, a margine del Comitato. A detta del sindaco, è stata espressa la "disponibilità ad ampliare gli organici e avviare percorsi che consentano una cura di questi soggetti quando presentano segnali di squilibrio". "Io credo che questa revisione sia importante per Iris Setti, per il dolore che questa comunità sta provando dopo l'efferato delitto e perché situazioni come queste non abbiano più a verificarsi", ha concluso il primo cittadino. 

FUGATTI.  "Abbiamo sottolineato la volontà delle istituzioni di affrontare alcuni casi che ci sono sul territorio con caratteristiche psicologiche particolari e che, alla luce di quanto accaduto, devono essere trattati con maggiore attenzione da parte di tutti",  ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Sui casi ritenuti problematici e portati all'attenzione del comitato, Fugatti ha precisato che "la gran parte sono stranieri, se non l'intera totalità". "Alcuni - ha precisato - sono attenzionati dalle amministrazioni comunali e dalle istituzioni provinciali". A quanto specificato da Fugatti, in merito alle segnalazioni sulla pericolosità di Nweke Chukwuda, il 37enne senza fissa dimora di origine nigeriana responsabile dell'aggressione, "verrà fatta una valutazione dall'autorità competente".

IANESELLI. "Quello che è avvenuto a Rovereto ci dice che ci sono dei reati spia, dei comportamenti che possono preludere a qualcos'altro. Anche a Trento abbiamo queste situazioni che preoccupano, non tanto per il reato in sé, ma perché ci sono persone con difficoltà che vanno seguite, anche dal punto di vista sanitario, perché possono essere pericolose per loro stesse e per gli altri". Lo ha detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. "Deve esserci un'attenzione massima per queste persone anche a Trento", ha aggiunto il sindaco.













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