la sentenza

Uscì di casa mentre era positivo e in quarantena: assolto

Il giovane, 25 anni, era stato individuato nei pressi del condominio dove risiedeva, a San Lorenzo di Sebato



BOLZANO. Un giovane di Brunico di 25 anni è stato assolto dal tribunale di Bolzano dall'accusa di aver violato il divieto di allontanamento dalla propria abitazione in quanto positivo al Covid. Il paziente era stato individuato nei pressi del condominio ove risiedeva a San Lorenzo di Sebato.

In realtà avrebbe dovuto trovarsi in casa in quanto in quarantena. Il giovane ha affrontato (con l'assistenza dell'avvocato Marco Dall'Aglio) il procedimento penale davanti al giudice Federico Secchi ed ha ottenuto la piena assoluzione dato che la violazione contestata non prevedeva una sanzione penale e nemmeno di carattere amministrativo. Si tratta di una sentenza che dovrebbe costituire un precedente importante a livello giurisprudenziale da parte del tribunale di Bolzano. Dunque l'allontanamento dal proprio domicilio è una condotta non perseguibile penalmente e non è nemmeno assoggettabile - ha sostenuto l'avvocato difensore Marco Dall'Aglio - alle sanzioni amministrative previste dal decreto legge di riferimento del 2020.

La conclusione, che ha ottenuto piena conferma anche in sentenza, è che il fatto - così come indicato nel capo d'imputazione «non sussiste». L'avvocato Dall'Aglio ha ricordato nella propria memoria che nei presi mesi del 2020 era stata disposta l'introduzione nel nostro ordinamento di illeciti penali ed amministrativi finalizzati a sanzionare le condotte di violazione delle misure di contenimento prevista nella legislazione emergenziale legata alla diffusione del virus.

In un primo tempo il mancato rispetto delle disposizioni anticontagio era stata sanzionata penalmente con riferimento all'articolo 650 del codice penale per punisce l'inosservanza ai provvedimenti dell'Autorità, altre e diverse misure vennero adottate con un decreto del 2020 che imponeva il divieto assoluto di mobilità (con conseguente quarantena) dalla propria abitazione o dimora non per i soggetti positivi al virus ma per chi avesse avuto contatti stretti con soggetti positivi.

Sempre l'avvocato Marco Dall'Aglio sottolineava però che con quel decreto il governo aveva deciso di abbandonare la strada della penalizzazione senza applicare, dunque, le sanzioni contravvenzionali in un primo tempo previste. «E' divenuto quindici inequivocabile - si legge nella memoria difensiva dell'avvocato - che il reato di violazione del divieto di uscire dall'abitazione del soggetto positivo presuppone l'emanazione di un provvedimento individuale di quarantena da parte dell'autorità sanitaria . In mancanza di un tale provvedimento l'allontanamento dal domicilio da parte del soggetto positivo non costituisce reato, mancando un presupposto della condotta».













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