Curon, via libera ai lavori Il Pio XI cambia versante 

Edilizia. La Provincia dà l’ok allo spostamento del rifugio alla Palla Bianca, a quota 2660 metri Su una superficie di 2 mila metri quadrati saranno realizzati 60 posti letto e una cucina



Curon. La giunta provinciale ha approvato la delibera per la realizzazione del nuovo rifugio Pio XI alla Palla Bianca, nel territorio comunale di Curon. Il rifugio attuale sarà spostato e ricostruito sul versante opposto della montagna: in questo modo sarà meno esposto al rischio di valanghe e potrà diventare meta di escursioni anche nei mesi invernali.

Il Pio XI è uno dei venticinque rifugi che lo Stato ha trasferito alla Provincia. A occuparsi del suo trasferimento, l’assessorato provinciale all’edilizia e al patrimonio, guidato da Massimo Bessone: «Per garantire la sicurezza degli escursionisti abbiamo optato per lo spostamento del rifugio sul versante opposto e in posizione più elevata rispetto a quella attuale. La nuova posizione è ottimale, perché meno esposta al pericolo delle valanghe e quindi più sicura dal punto di vista geologico. Inoltre, una volta ultimato, il rifugio potrà essere meta di escursioni non solo nei mesi estivi, ma anche in quelli invernali. Nel rispetto dell’ambiente circostante, vogliamo dare un maggiore impulso turistico alla zona».

A seguito di valutazioni tecniche, paesaggistiche e del rischio geologico delle valanghe è stata valutata come la migliore la posizione denominata “Bergl”. Su una superficie di 2.000 m³, nel nuovo rifugio, saranno realizzati 60 posti letto distribuiti in camere da 2, 4, 8 e 10 persone, e la struttura sarà fornita di una cucina professionale alberghiera. I tempi di costruzione previsti sono di due estati. Nel periodo invernale sarà impossibile procedere con i lavori, anche perché il rifugio Pio XI si trova a 2660 metri di quota, dove i lavori sono molto più faticosi e complicati che a valle per motivi logistici e per difficoltà fisiche e psicologiche dei lavoratori.

I costi per la realizzazione sono stati stimati in 3,2 milioni di euro, facendo riferimento al prezzo del rifugio Sasso Nero e del rifugio Petrarca, ambedue con caratteristiche simili per altitudine e difficoltà logistica.













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