Droga e furti, arrestati in tre 

Fanno parte delle undici persone che occupavano abusivamente un edificio vicino a parco Maia



MERANO. I carabinieri di Merano hanno arrestato tre degli undici cittadini extracomunitari che a fine novembre scorso erano stati trovati all’interno di uno stabile abbandonato nei pressi del parco Maia. Negli spazi occupati (e illuminati attraverso un allacciamento abusivo alla rete elettrica), infatti, erano stati trovati biciclette rubate, così come apparecchi elettronici di provenienza illecita e sostanze stupefacenti.

Verso la fine di novembre i militari della compagnia del Burgraviato, insieme a unità del 7° reggimento di Laives e all’unità cinofila antidroga Nico (del Nucleo cinofili di Laives), avevano eseguito una serie di servizi di controllo mirati. Risale al 28 novembre l’irruzione dei carabinieri, coordinati dal maggiore Aldo Ciurletti, comandante della compagnia, all’interno di un edificio abbandonato, non lontano dal parco Maia. I militari avevano forzato gli ingressi dello stabile per procedere alla sua perquisizione, dopo aver notato nei giorni precedenti un anomalo andirivieni soprattutto di individui extracomunitari. All’interno dello stabile, in evidente abbandono e in pessime condizioni igieniche, erano stati trovati undici stranieri, tutti in Italia senza fissa dimora, di cui cinque già inottemperanti all’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale. Tutti erano stati denunciati a piede libero per invasione della proprietà privata, ma anche per furto di energia elettrica. Gli allacciamenti abusivi alla rete elettrica, infatti, permettevano loro di illuminare i locali e di far funzionare una piccola cucina e svariati apparecchi, tra cui anche televisori. Ma non è finita, perché la posizione di tre di loro, in particolare, si era aggravata dopo il rinvenimento di un magazzino, in un’area dello stabile, dove erano ammassate quattordici biciclette rubate nelle settimane precedenti a Merano, alcune delle quali anche di un certo valore. Il cane Nico, l’unità antidroga dei cinofili dell’Arma, aveva poi aiutato i militari a trovare quasi 200 grammi di hashish, oltre a qualche dose di cocaina e a un bilancino di precisione con tracce di stupefacenti. Nel corso della perquisizione i Carabinieri avevano rinvenuto anche attrezzi da scasso e apparecchi elettronici di provenienza illecita: computer, telecamere, ma anche borse e portafogli, telefoni cellulari e occhiali.

Tutto era stato sottoposto a sequestro e la posizione di ognuno era stata rimessa al vaglio dell’autorità giudiziaria. La Procura della Repubblica ha quindi chiesto l’emissione di misure cautelari a carico di tre di loro, di cui due algerini e un marocchino (di 28, 23 e 22 anni), tutti in Italia senza fissa dimora, con ipotesi di reato che andavano dalla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti alla ricettazione. Il giudice per le indagini preliminari di Bolzano, concordando con quanto risultava dal lavoro svolto dai carabinieri di Merano, ha quindi emesso l’ordinanza di custodia cautelare eseguita ieri mattina, evidenziando come per tutti i soggetti interessati, disoccupati e privi di reddito, esista un reale pericolo di reiterazione del reato: secondo quanto emerso, infatti, vivono di furti e, all’occorrenza, di spaccio di stupefacenti.

Il giudice ha evidenziato poi come proprio il maggior afflusso di turisti per i mercatini natalizi renda ulteriormente necessario evitare che questi soggetti possano approfittare delle circostanze di tempo per tentare di depredare altre vittime. Per questi motivi i tre sono stati arrestati e condotti in carcere a Bolzano, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo si sta procedendo a restituire alle vittime identificate la refurtiva recuperata dai carabinieri, e sono in corso ulteriori indagini.













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