Fratelli d’Italia “monopolizza” le candidature

merano. Lo ha fatto Casapound a Bolzano, nel rosso stinto del quartiere Don Bosco. Perché dunque a Sinigo non dovrebbe funzionare? Così risulta che alle elezioni del comitato di quartiere in arrivo i...


Sara Martinello


merano. Lo ha fatto Casapound a Bolzano, nel rosso stinto del quartiere Don Bosco. Perché dunque a Sinigo non dovrebbe funzionare? Così risulta che alle elezioni del comitato di quartiere in arrivo i sinighesi si ritroveranno a scegliere tra dieci candidati, nove dei quali presentati direttamente dall’attivista di Fratelli d’Italia – ma anche organizzatrice di manifestazioni molto gradite come il carnevale, la caccia all’uovo e il mercatino delle pulci – Paola Zampieri, già eletta nel 2013 ma poi uscita per un dissidio interno.

Le candidature si sono chiuse il 15 novembre. Fino a quel giorno di volenterosi ce n’era soltanto uno, Michele Pinto. Il 15, ecco assottigliarsi le sue speranze di occuparsi di Sinigo nella mesta solitudine di quel paio d’ore giornaliere che normalmente saturano il tempo libero del presidente uscente Luca Ciprian. Zampieri si presenta con nove moduli da consegnare in prima persona. Nel 2016 erano una quindicina, quest’anno sono meno dei posti disponibili, 13. Non sembra incauto dire che tutti i nomi di questa tornata saliranno.

Mentre nel capoluogo le circoscrizioni sono organi politici, a Merano i comitati sono indipendenti. Nulla impedisce ai “semplici” cittadini di collettivizzarsi in una comunità apartitica, e i vicini di casa da loro rappresentati possono avere una pur blanda garanzia di imparzialità nei rapporti con gli uffici comunali e di rigore nel seguire l’iter amministrativo senza che nel frattempo un rappresentante politico raccolga gli applausi della cittadinanza attraverso mozioni su temi in divenire.

Per capire i motivi del disinteresse dei residenti a Sinigo nei confronti di questo organo bisognerebbe fare un sondaggio porta a porta, ma intanto per avere un quadro almeno parziale da chi è più addentro alle dinamiche del quartiere si possono chiedere lumi a Zampieri. «Il comitato deve avvicinarsi ai cittadini e conoscere da loro i problemi della zona – spiega –. Per esempio, mi piacerebbe istituire uno sportello che periodicamente possa proporsi ai cittadini come punto d’ascolto. Ad ogni modo non mischierei candidature e simpatie politiche: l’unica in FdI, oltre a me, è Melanie Franzelin Antuono. E va ricordato che quasi tutto il comitato uscente è di Alleanza per Merano. La gente si rivolge a me perché faccio molto, indipendentemente da Fdi, e data la mia capacità di trovare persone ho raccolto nove candidature».

Certo, FdI non è Casapound. Raccolte le ceneri di Alleanza Nazionale, però, a Merano raccoglie anche altro, per esempio la candidata (non eletta) al comitato del rione Wolkenstein Danila Maruca, che ancora oggi ha tra le foto profilo di Facebook un badge, una grafica che manifesta un’identità, di Casapound. Data, 26 febbraio 2018. Sono pubbliche anche le foto che Zampieri ha scattato due anni fa a un incontro organizzato da Impavidi Destini, associazione dell’orbita di Casapound.













Altre notizie

Attualità