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L’incomunicabilità sale sul palcoscenico del Puccini

MERANO. Una parete semi-psichedelica eretta a sfondo dell’unico atto, una scenografia spartana quasi a voler dire che il contenuto è la vera forma, non l’involucro. Con il quarto spettacolo del suo...


di Giorgio Venturi


MERANO. Una parete semi-psichedelica eretta a sfondo dell’unico atto, una scenografia spartana quasi a voler dire che il contenuto è la vera forma, non l’involucro. Con il quarto spettacolo del suo cartellone, “Revoluciòn”, in programma domani al Puccini con inizio alle ore 16.30, la rassegna del teatro amatoriale chiude la sua prima parte offrendo non pochi spunti di riflessione. Sul palcoscenico del teatro civico cittadino, sono stavolta di scena gli attori del gruppo veronese “Teatro Armathan” a dar vita ad uno spettacolo che nelle sue innumerevoli repliche ha già riscosso ampi consensi di pubblico e critica. È opportuno premettere che non si tratta di una spettacolo «acchiappa pubblico», bensì di un lavoro metafisico, quasi “di rottura” nel cartellone amatoriale, ma chi ha colto la sfida, ne ha certamente apprezzato lo spessore di messaggio e l'originalità espressiva ben riposti in tutti gli interpreti. La parete che funge da fondale di cui abbiamo accennato, è la realizzazione fisica di quell’impalpabile barriera che ognuno di noi al giorno d’oggi percepisce e che ci rende incapaci di realizzare una vera comunicazione anche con chi ci sta vicino. E diventa un muro di gomma sulla cui superficie rimbalzano i sogni di cambiamento dei protagonisti della commedia: un rivoluzionario di piazza, una pacifista, una cantante, un attore, un poeta, relegati a comunicare con il resto del mondo attraverso le sue fessure: spiragli di speranza oltre i quali ciascuno arriva a scontrarsi con l'irriducibile sordità contemporanea.

Prima del giro di boa che da domenica 24 febbraio lascerà il palco del Puccini alle compagnie meranesi, per la secondo parte della rassegna, ecco dunque uno spettacolo come questo “Revoluciòn” che per una volta in luogo della comicità, opta per una comunicazione più mediata ma nient’affatto priva di patos. La prevendita dei biglietti per assistere allo spettacolo, con relativa prenotazione dei posti, si effettua nella giornata di domenica al botteghino del teatro Puccini dalle ore 10 alle 12 e dalle 15.30 fino ad apertura sipario.













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