Laces 

L’ultimo saluto a Sachsalber

Laces. A tre settimane dalla scomparsa, venerdì, alle 14, nella chiesa parrocchiale di Laces sarà celebrata la messa funebre dell’artista 33enne Sven Sachsalber, scomparso a Vienna ma originario del...



Laces. A tre settimane dalla scomparsa, venerdì, alle 14, nella chiesa parrocchiale di Laces sarà celebrata la messa funebre dell’artista 33enne Sven Sachsalber, scomparso a Vienna ma originario del paese venostano.

Sachsalber si era fatto conoscere al grande pubblico altoatesino nel 2019, quando gli era stato conferito il premio Paul Flora. Ma già prima, nel 2014, era diventato famoso come “l’uomo che cerca l’ago in un pagliaio”, un’installazione al Palais de Tokyo di Parigi.

Nato nel 1987 a Laces, Sachsalber aveva studiato al Royal College of Arts di Londra tra 2010 e 2013, dopodiché si era trasferito a New York. Solo quest’anno aveva avuto una nuova personale alla galleria Ramiken di Brooklyn, presentato opere sullo spazio espositivo online “Platform” di David Zwirner e, dallo scorso novembre, in uno spazio pop-up di Ramiken nel distretto del design di Miami. Oltre a dipinti e installazioni che evocano l’arte di Lucio Fontana e Alberto Burri, Sachsalber aveva sperimentato a lungo con la performance art.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità