Linea diretta tra Cermes e il Nepal terremotato 

Solidarietà. Compie 15 anni l’associazione che aiuta le aree più povere del paese Report dei “missionari”, un’asta d’arte, musiche e danze tipiche per la grande festa in programma


Ezio Danieli


Cermes. “Dialogo fra Sudtirolo e Nepal” è il titolo della festa di beneficienza che si svolgerà il 21 settembre a Cermes nella piazza delle feste in occasione dei primi 15 anni dell’associazione ProNepal. Un vasto programma aspetta gli ospiti: relatori dal Nepal che informeranno sulla situazione attuale del paese, musiche di diversi gruppi, giochi per i bambini, una tombola e un’asta d’arte e infine danze nepalesi e un film con impressioni dal Nepal.

L’associazione ProNepal è stata fondata ormai 15 anni fa da un gruppo di genitori adottivi di bambini nepalesi. Da allora è attiva nel settore della cooperazione e dello sviluppo in Nepal. Iniziando con la costruzione di un’aula scolastica, pian piano i progetti sono diventati sempre più impegnativi. Anche la Provincia ha dato il proprio contributo nel sostenere l’associazione. ProNepal si occupa in particolar modo del sostegno di progetti di sviluppo a favore di bambini e adolescenti. Le offerte sono investite in gran parte nel settore sanitario, nell’istruzione, nell’ecologia e nel sostegno del reddito.

«Prima di tutto cerchiamo di capire le necessità delle persone in Nepal – spiega il meranese Riccardo Ruffini, presidente dell’associazione –, poi cerchiamo di realizzare con cautela e con cura i diversi progetti. Il nostro motto è “Aiutare ad aiutarsi”, tutti i progetti sono impostati per la prosecuzione in totale autonomia».

Dopo i terremoti del 2015 il paese è ancora in fase di ricostruzione. Specialmente nei villaggi remoti gli aiuti hanno fatto fatica ad arrivare. «Abbiamo ricostruito diverse scuole e un paio di acquedotti e stiamo finanziando diversi progetti di microcredito – prosegue Ruffini –. Attualmente circa 60 bambini e ragazzi, grazie all’aiuto finanziario dei loro sostenitori, ricevono una formazione scolastica. Uno dei nostri progetti più impegnativi è un pozzo a fondo a Sanga». Sanga si trova a circa un’ora dalla capitale Katmandu e nel 2010 vi è stata costruita una condotta d’acqua per circa 1.650 persone. Grazie a questo acquedotto il paese ha iniziato a svilupparsi in maniera positiva, sono state costruite case e addirittura anche strutture alberghiere. Anche la statua di Shiva più alta al mondo, che si erge per ben 43 metri, è stata costruita in questo villaggio e attira pellegrini da tutto il paese. Siccome la popolazione residente grazie all’esistenza di acqua pulita è aumentata notevolmente e dopo il terremoto del 2015 la portata d’acqua si è ridotta, con la realizzazione di un pozzo di 120 metri di profondità si vuole fornire l’acqua necessaria per ulteriori 200 unità familiari, quindi verranno rifornite un totale di circa 450 famiglie. Questo è possibile grazie all’aiuto della Provincia di Bolzano, che finanzia in parte questo progetto.

Conclude così il presidente Ruffini: «Le tante soddisfazioni ci danno la carica per continuare con entusiasmo su questa strada. Tutto questo non sarebbe possibile senza i sostenitori che con le loro offerte rendono possibili i nostri progetti. L’associazione si basa esclusivamente sul lavoro di volontari che da sempre investono una parte del loro tempo libero per realizzare i progetti in Nepal». ProNepal dal 2008 è certificata con il marchio “Donazioni sicure”.















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