Postal, il messaggio  di pace diventa un grande murales 

Oltre cinquanta ragazzi impegnati per una settimana Coinvolti l’oratorio Noi Insieme e il centro giovani di Lana 



POSTAL. Per portare un po’ di colore e di vita in paese e nei suoi dintorni, più di cinquanta ragazzi di età compresa tra i dodici e i diciassette anni si sono lanciati giornalmente per una settimana estiva in attività concrete, impegnandosi in vari campi del sociale, in operazioni ecologiche, e anche nell’abbellimento della stazione di Postal con un grande murale, avente come tema la pace.

Sono ragazzi provenienti dalla nostra provincia, ma anche da Trento, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, che hanno partecipato alla seconda edizione del Cantiere “Coloriamo la città”, organizzato dai “Ragazzi per l’Unità” del movimento dei Focolari, assieme al circolo oratorio Noi Insieme di Postal in collaborazione con lo Jugenddienst (centro giovani) di Lana-Tesimo.

I colori hanno fatto da sfondo all’impegno nei confronti di un tema purtroppo sempre d’attualità. I ragazzi si sono impegnati ad analizzare un grave problema, ancora presente nella società odierna, e cioè la fame nel mondo e le sue cause, ponendosi come obiettivo il progetto Fame Zero, proposto dalla Fao (l’organizzazione delle Nazioni unite che si occupa di alimentazione), per cercare di dare risposte concrete, partendo da sé stessi e dal proprio stile di vita.

È stata inoltre un’occasione, il Cantiere, per costruire rapporti di amicizia veri e profondi, per gettare “ponti” fra ragazzi di diversa provenienza, cultura o religione «e sperimentare - così spiegano in una nota gli organizzatori - la bellezza di poter condividere un ideale comune mettendo in pratica la regola d’oro, comune a tutte le religioni: fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. In un momento storico in cui l’individualismo la fa da padrone - continuano i responsabili di Noi Insieme - questi cinquantuno ragazzi, supportati da un buon numero di adulti, hanno saputo usare testa mani e cuore donando alle persone incontrate, e alle nostre comunità, tempo ed energie e, perché no, un po’ di entusiasmo, allegria e amore».

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