Oggi al festival merano 

Dinnerstein, Järvi e la Baltic Sea

Merano. I pianisti che vogliono avere successo devono attenersi a una prassi ben precisa: iniziare a suonare in età prescolare, vincere concorsi e mettersi precocemente in luce sulla scena classica....



Merano. I pianisti che vogliono avere successo devono attenersi a una prassi ben precisa: iniziare a suonare in età prescolare, vincere concorsi e mettersi precocemente in luce sulla scena classica. Non s’interrompono gli studi, il primo album non viene finanziato da amici e benefattori, non si debutta a New York a 33 anni e sicuramente non lo si fa con le “Variazioni Goldberg” di Bach. Simone Dinnerstein ha infranto tutte le regole del gioco e interpretato la musica in modo nuovo, facendo tuttavia carriera con “un’eleganza poco pretenziosa” (“The New Yorker”). Nel 2017, Philip Glass ha scritto per lei il suo terzo concerto per pianoforte. Oggi 20 settembre Kristjan Järvi e la Baltic Sea Philharmonic inseriscono l’opera in una “geometria divina” a Merano i cui assi portanti creano gli update contemporanei dei Concerti grossi di Händel e della famosa Chaconne di Bach. Il concerto di chiusura della stagione 2019 del südtirol festival merano.meran inizierà alle ore 20.30 al Kursaal.

L’orchestra Baltic Sea Philharmonic riunisce musicisti di alto livello provenienti da tutti i paesi che s’affacciano sul Mar Baltico, ossia Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Russia e Svezia. Sotto la guida di Kristjan Järvi, fondatore, primo direttore d’orchestra e ora anche direttore musicale, il sodalizio fa emergere le molte sfaccettature culturali di questo territorio proponendo un repertorio altrettanto variegato. Partendo dai capolavori della musica classica e spaziando fino ad opere contemporanee commissionate a compositori promettenti, la Baltic Sea Philharmonic vuole riunire sotto l’egida della musica persone di nazionalità ed esperienze di vita diverse, cresciute in una parte d’Europa un tempo divisa da guerre o schieramenti politici contrapposti, fornendo così un modello positivo di convivenza pacifica e rispetto reciproco. Kristjan Järvi è considerato uno dei musicisti e organizzatori più dotati nel mondo della musica classica a livello internazionale. Realizzando dei progetti trasversali con un approccio molto originale e con uno stile inconfondibile, sa trasformare i propri concerti in momenti di grande emozione e scoperta per il pubblico. Per realizzare le proprie iniziative, tutte assai innovative e lungimiranti, ha a disposizione ben tre formazioni musicali: l’Orchestra sinfonica radiofonica MDR di Lipsia, di cui è stato direttore musicale dal 2012 al 2018, il gruppo “classico” hip-hop e jazz “Absolute Ensemble” con sede a Nuova York, di cui è cofondatore, e la Baltic Sea Philharmonic Orchestra. Nato in Estonia, Kristjan Järvi emigrò da bambino negli Stati Uniti e crebbe a Nuova York. Oltre a laurearsi in pianoforte, studiò alla Manhattan School of Music e alla facoltà di direzione d’orchestra dell’Università del Michigan.

Simone Dinnerstein si è fatta notare per la prima volta nel 2007 con la sua incisione autoprodotta delle “Variazioni Goldberg” di Bach: un’interpretazione sensazionale, che ha riscosso grande successo, proiettando l’album, nella prima settimana di vendite, in vetta alle Billboard Classical Charts. L’incisione è stata inserita anche in molti “Best of 2007”, tra cui quelli di “New York Times”, “Los Angeles Times” e “New Yorker”, oltre a essere premiata con il prestigioso Diapason d’Or in Francia, a consacrazione dell’originale e inconfondibile approccio artistico di Dinnerstein. Il “New York Times” ha definito la pianista “una voce incomparabile nella selva dell’interpretazione bachiana”. Dal 2007 Simone Dinnerstein ha pubblicato altri otto album con opere che spaziano da Beethoven a Ravel, tutti piazzatisi ai vertici delle Billboard Classical Charts.













Altre notizie

Attualità