la testimonianza 

i nostri ragazzi dell’aias sono la speranza più grande 

Un cartello sulla porta dell’Aias ed un messaggio: “Chiuso!” In questi giorni, vista l’emergenza nazionale sanitaria, e nel rispetto del Decreto Ministeriale, tutte le attività di tempo libero...



Un cartello sulla porta dell’Aias ed un messaggio: “Chiuso!” In questi giorni, vista l’emergenza nazionale sanitaria, e nel rispetto del Decreto Ministeriale, tutte le attività di tempo libero proposte dalla nostra associazione a favore di persone con disabilità sono state sospese. In poco tempo le giornate dei ragazzi iscritti all’associazione sono cambiate radicalmente: niente laboratori settimanali di arte, musica, ballo, yoga, avvicinamento al cane e cavallo, musical, tecnologie, nessun pomeriggio in compagnia, niente risate e soprattutto gite e soggiorni in montagna assieme. Molte sono state le reazioni e le emozioni che inizialmente hanno preso il sopravvento. Sulla nostra pagina Facebook Paolo (il Blogger del gruppo) ci scrive “Mi mancate Aias. Mi mancano le vostre attività!” e anche le chat di WhatsApp hanno iniziato a riempirsi di messaggi che esprimevano incomprensione e malinconia nell’affrontare questa situazione.

Gli abbracci, il contatto fisico e la presenza di altre persone sono per molti dei nostri ragazzi dei mezzi importantissimi per comunicare e trasmettere conforto e sicurezza. Ma cosa fare quando sono proprio queste le cose da evitare per proteggerli?Come ricreare quel clima di serenità e di calore stando lontani? Abbiamo pensato che al giorno d’oggi attraverso la tecnologia ed in particolare i social network è possibile farsi compagnia anche da casa propria. Ed è così che il nostro gruppo su WhatsApp ha cambiato nome in “CasaAias”, diventando la nostra “associazione virtuale”. In che modo? Abbiamo pensato di proporre ogni giorno delle giornate a tema sulla traccia di quello che ogni giorno facciamo presso la nostra sede. Al posto dei laboratori di musica, arte, cucina, yoga, ballo ecc.. vengono proposte, per mezzo di video tutorial opportunamente registrati, sul gruppo WhatsApp delle attività ludiche da fare a casa. I ragazzi e i loro genitori hanno reagito con entusiasmo a questa iniziativa dimostrando vicinanza e collaborazione.

“Che bella idea! Così possiamo stare insieme e io mi sento meno sola” ci scrive Maria Teresa.

Giorno per giorno abbiamo sentito che le cose stavano migliorando. I nostri ragazzi hanno cominciato a mandarci video, foto e messaggi raccontandoci come stanno passando le loro giornate. Alcuni di loro hanno voluto condividere con noi messaggi di speranza, come Gianfranco, (il nostro tenero “tenore”) che prendendo spunto dall’esibizione degli artisti cinesi,ha voluto mandarci un video in cui canta “Nessun Dorma” di Pavarotti. In questo modo lo staff dell’Aias, con il prezioso aiuto dei volontari e dei genitori, è riuscito a trasmettere anche da lontano quella sensazione di appartenere tutti ad una grande famiglia.

Quando finalmente riusciremo ad incontrarci di nuovo all’Aias faremo una gran festa con tutti quanti. Finito questo brutto periodo, torneremo a fare tutto quello che facevamo prima con più gioia, perché avremo capito quanto sia importante apprezzare le piccole cose che ci circondano.

(direttore dell’Aias)













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