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Le favole di Azzarone al Salone del Libro di Torino

La scrittrice venostana protagonista della rassegna editoriale con la sua raccolta dedicata ai bambini “Le fiabe di nonna Giovanna”


Doretta Guerriero


SILANDRO. Dopo il romanzo autobiografico “Una vita tra divisa, amore e narcisi”, la poetessa e scrittrice Giovanna Azzarone di Silandro aveva in progetto la stesura di un libro per bambini. Una raccolta di favole per l’infanzia ricche di sentimenti, scritto con delicatezza, tanta sensibilità e molta dolcezza. Il libro si intitola “Le favole di nonna Giovanna” ed ha già ottenuto ottime recensioni.

“Le fiabe di nonna Giovanna”, Edizioni Letterarie Il Tricheco, sarà presentato, insieme alla raccolta di poesie “L’arcobaleno dei giorni- Der Regenbogen der Tage” e al romanzo autobiografico “Una vita tra divisa, amore e narcisi”, alla fiera del libro a Torino nella sala “Avorio”, lunedì 22 maggio, alle ore 17.15. Giovanna Azzarone (la scrittrice risponde ai lettori via email: giovi.cuni@gmail.com), con questo suo nuovo lavoro, sa emozionare, e sensibilizzare le lettrici e i lettori, facendo nascere nei più piccoli e risaldando negli adulti quei valori di solidarietà, affettività, consapevolezza, rispetto per gli altri e per la natura che ci circonda. Cardini essenziali del vivere civile, e per la costruzione di un mondo migliore.

Quali sono stati i motivi e come è nata l’idea di scrivere favole per bambini?
L’idea è nata parlando con una cara amica che, avendo letto e quindi conoscendo le mie poesie e i miei romanzi, un po’ scherzando e un po’ sul serio, mi ha consigliata e incoraggiata a scrivere nella mia veste di nonna un libro di favole, sia per i miei nipotini che ovviamente per tutti i bambini. Subito non ho pensato di mettere in cantiere un libro del genere, ma poi riflettendo l’idea si è fatta strada nella mia mente, voglia ed entusiasmo sono cresciuti e ho deciso di mettermi all’opera per realizzare questo progetto, che mi appassionava sempre di più.

Questo libro nel suo essere è particolare: ci può spiegare come è articolato?
È particolare per i diversi contenuti, ognuno dei quali, secondo me, importanti. Ho iniziato scrivendo la favola, nella quale descrivo i protagonisti, il luogo dove vivono, le loro caratteristiche, il modo di vedere, snocciolando poi i vari episodi che si svolgono nella favola. Quindi ho trasferito il tutto in una poesia in rima, per i bambini facile da ricordare, come se fosse un breve riassunto della favola stessa. Pensando anche ai bambini di lingua tedesca ho tradotto la poesia in tedesco, con il modesto intento che ciò potesse essere utile e d’aiuto in qualche modo ai bambini per aggiungere qualche nozione linguistica, sia in italiano che in tedesco. Per concludere, spero in bellezza, ho voluto illustrare ogni favola con un disegno che rappresentasse il racconto. Mi sono cimentata in quest’ardua impresa del disegno, poiché quest’arte non è una mia specialità, ma con un po’ d’impegno e buona volontà credo di esserci riuscita. Ultima cosa, che ritengo importante: ho volutamente lasciato i disegni in bianco, proprio perché ogni bambino potesse colorarli esprimendo la sua fantasia ed usando le matite colorate che sono allegate al libro come piccolo affettuoso omaggio di “Nonna Giovanna”.

Quali sono i personaggi dei racconti e che argomenti affrontano?
I racconti sono 18 con le relative poesie in italiano e in tedesco, e i disegni. I personaggi sono diversi: animali, piante, bimbi. Per quanto riguarda flora e fauna ho voluto documentarmi per descrivere nel modo migliore possibile le loro caratteristiche, l’ambiente naturale in cui vivono e le loro abitudini di vita.

Che sentimenti ha provato e trasmesso nella stesura delle fiabe?
Le sensazioni che ho provato nello scrivere queste favole sono state molteplici: gioia, allegria, nostalgia, speranza. Mi sono ritrovata e risentita bambina in un mondo di bambini, in quel meraviglioso mondo fatto di innocenza e spensieratezza, ma anche di conoscenza e apprendimento delle buone maniere e del giusto ed onesto modo di vivere l’esistenza, per poter raggiungere la bellezza di una vita vissuta in piena coscienza di ciò che è bene e di ciò che è male, giungendo alla fine con la certezza di averlo fatto. Proprio questo vorrei, molto umilmente, trasmettere a chi leggerà “Le favole di nonna Giovanna”, che siano i bimbi o gli adulti.













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